Lo sceicco di Rho e la truffa milionaria (sfumata per un soffio)
Un 41enne di Rho, nel Milanese, aggira due commercianti di gioielli spacciandosi per uno sceicco qatariota. La truffa riesce, ma un dettaglio lo tradisce
Sembra una vicenda da film ed invece è la storia di una truffa rocambolesca avvenuta realmente. E scoperta all'ultimo grazie ad un solo, piccolo ma decisivo errore. Si presentava come Mohamed Al Ghurair, sceicco del Qatar, ma all'anagrafe risultava invece essere Umberto Gagliardi, 41enne di Rho, provincia di Milano. Assieme ad altri sinti e nomadi come lui, aveva allestito una grandiosa messinscena, raccontata ieri dal quotidiano ligure Il Secolo XIX. L'uomo ha bazzicato per Porto Cervo muovendosi in Rolls Royce e ostentando tutto il lusso degli sceicchi. Al Prestige Village by Harrods il truffatore addocchia un paio di anelli con solitario in oro bianco, tempestati di diamanti. Del valore di un milione di euro. "Voglio fare un regalo alle mie mogli", dice con nonchalance ai commercianti, che già si fregano le mani e si presentano due mesi più tardi all'appuntamento dato per chiudere l'affare dal sedicente sceicco a Genova, in una suite extra lusso di un hotel del centro. Qui avviene lo scambio tra i gioielli e la valigetta piena di contanti. O così pensano i due commercianti, che controllano solo la prima banconota di ognuna delle mazzette. Peccato per loro che tutte le altre sono fac simili anche piuttosto grossolani. Quando se ne accorgono, lo "sceicco di Rho" e la sua banda si sono già dileguati con gli anelli. Ma il nucleo investigativo dei carabinieri di Genova si aggrappa ad una flebile traccia: uno degli uomini della "scorta" ha bevuto in hotel un bicchiere d'acqua. E vi ha lasciato il proprio Dna, registrato nel database delle forze dell'ordine per via dei precedenti dell'uomo. Trovato lui, i militari hanno trovato anche lo sceicco, arrestandolo.