Ippocrate da Kos e il padre Esculapio si rigirano nella tomba. Perché se la riforma sanitaria di Maroni tende una mano alle persone anziane e ai malati cronici, sono i medici lombardi – con particolare pervicacia a Milano – a girarsi dall’altra parte. Nella riforma l’assessore Gallera aveva previsto un percorso di accompagnamento dei malati a cura dei medici di base, naturalmente dietro compenso. Per non lasciare sole le persone più deboli che abitualmente, con un certificato in mano, vengono sballottate da un'ospedale all'aktro con una tappa in ambulatorio. La risposta? Solo il 20% circa dei medici di Milano ha detto si. In Lombardia il 50%. Evidentemente hanno altro da fare. E dall’opposizione – con grande coerenza – invece di prendersela coi medici attaccano la riforma.
Lo Spillino