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Milano
Logistica, Lattuada (Cgil-Lombardia): legalità e rappresentanza temi nazionali
Elena Lattuada

IMPRESE-LAVORO.COM  Milano - Al termine del convegno della Filt Cgil di Milano e della Lombardia, tavola rotonda sui temi della Logistica e del cosiddetto “algoritmo”. Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti ha sottolineato la complessità di un settore che tiene insieme il massimo dell’innovazione col massimo dello sfruttamento del lavoro. La qualità del lavoro è centrale e non è accettabile il dualismo tra automazione e cancellazione di posti di lavoro. Ha poi ricordato lo sforzo, a suo avviso improduttivo, di aprire un tavolo sulla logistica nel quale però non si è manifestata una volontà positiva di tutti i soggetti. Oggi siamo in presenza di un nuovo tentativo di confronto da parte del Ministero dello Sviluppo economico e ci vorrà un impegno da parte di tutti i soggetti. Sul tema dell’Ispettorato del lavoro e dei controlli, il ministro Poletti ha detto che la logistica è al primo posto nel piano di intervento del Ministero del Lavoro, ma c’è un problema di destinazione di risorse indispensabili perché l’intervento possa essere efficace. Il contratto di lavoro va rinnovato, ha detto chiaramente Poletti, con il coinvolgimento pieno di tutti i soggetti.

“Sono intenzionato e disponibile a sbloccare la situazione” ha detto, e la sua affermazione ha raccolto il consenso dalla platea. Il segretario generale della Cgil Lombardia Elena Lattuada ha sottolineato come “il tema della rappresentanza non si debba e non si possa trattare a livello regionale, così come quello della legalità. Cgil Cisl Uil hanno voluto mettere in chiaro con le controparti chi sono e chi ha la titolarità di sottoscrivere i contratti, partendo dalla misura della propria rappresentanza. Quanto alla questione “algoritmi”, forse sarebbe il caso di stabilire che il sistema su cui si costruiscono e si trattano i dati deve essere a disposizione non solo delle imprese. C’è alla radice un tema che attiene alla democrazia e, al netto della riservatezza ii può pensare a uno strumento sopra le parti che consenta di recuperare su questo terreno”. Elena Lattuada ha poi affrontato il rapporto esistente tra cooperative buone e meno buone e il sistema delle regole in generale. “Non c’e’ nessuna difficoltà a riconoscere la bontà del valore da cui e’ nata la cooperazione, ma e’ rimasto un po’ nell’ombra il tema che nel momento in cui c’e’ una lunga catena di appalti, c’e’ anche un’azienda madre che porta una grande responsabilità”. Mauro Lusetti, presidente nazionale Legacoop, rispondendo a una domanda della moderatrice sulla questione delle cooperative spurie, ha richiamato il discrimine tra legalità e assenza di legalità. Questo problema, ha detto, è “il problema”. Il sistema di sfruttamento che vige nella logistica attraverso le false cooperative che hanno una vita media di un paio di anni per eludere ogni controllo, è quanto di più lontano ci possa essere dallo spirito cooperativo originale e solidaristico. Mettiamoci nella condizione di fare i controlli, facciamo funzionare gli osservatori che laddove sono attivi producono buoni risultati. I tre segretari generali di Cgil Cisl Uil hanno firmato la legge proposta dalla Legacoop, e questo è motivo di grande soddisfazione. C’è il tema del rispetto delle norme e del contrasto delle illegalità ed e’ importante per noi, ha concluso, il coinvolgimento in questa battaglia della committenza e di chi svolge il lavoro.

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