Lombardia, Beccalossi: Slot? Obiettivo liberare centri urbani in 4 anni

"Vengono i brividi a leggere la sentenza con la quale il Tar, due anni fa, bocciò un'ordinanza del sindaco di Bresso che fissava paletti sugli orari di apertura delle sale gioco, ritenendo infondate le motivazioni di carattere socio-sanitario espresse dal Comune per imporre la chiusura delle sale alle 20. Ebbene, la scorsa notte è avvenuto un omicidio proprio nella sala il cui proprietario aveva presentato ricorso contro l'ordinanza". Lo ha detto l'assessora al Territorio, urbanistica e città metropolitana di Regione Lombardia, Viviana Beccalossi, commentando l'episodio criminale avvenuto nella notte tra sabato e domenica in una sala slot di Bresso (MI) dove un 46enne albanese ha ucciso un italiano 56enne.

"L'ho detto più volte - ha proseguito Beccalossi - e lo ribadisco anche oggi:l'obiettivo di Regione Lombardia è quello di 'liberare' i centri urbani dalle slot nel giro di 3-4 anni, ciò è possibile se la legge sulle distanze dai luoghi sensibili verrà applicata con rigore e senza sconti. Piaccia o no, è un dato di fatto che i locali adibiti all'azzardo rimangono aperti in orari notturni, in cui i controlli sono più difficili, attirano inevitabilmente un'utenza problematica, oltre a essere facile preda per furti e rapine a mano armata".

"Regione Lombardia - ha sottolineato l'assessora - ha cercato per prima in Italia diporre un limite a questo degrado. Chiedo ancora una volta ai sindaci di applicare la legge regionale e utilizzare tutti gli strumenti in loro possesso, dalle ordinanze, ai controlli e alle sanzioni per poter mettere un freno al fenomeno. Resta il fatto che i 'poteri' degli enti locali in questo campo sono limitati. E' più che mai evidente che a questo punto serva un'azione risoluta e soprattutto concreta e definitiva del Governo per contrastare la ludopatia, sempre più emergenza sociale non solo perché rovina migliaia di famiglie ma anche perché assumerisvolti gravi in tema di criminalità", ha concluso Beccalossi.