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Milano
Luglio, tempo di rimpasto in giunta. Fuori due, rotazione di tecnici

di Fabio Massa

Chiamatelo mini-rimpasto. O, anzi, meglio, grande rimpasto con poche new entries. Funzionerà così, secondo rumors raccolti da Affaritaliani.it Milano, il grande mutamento della squadra di Beppe Sala. Il sindaco ha spiazzato un po' tutti annunciando che chi si vuole candidare in Regione Lombardia deve prima dimettersi da assessore. Un messaggio per Carmela Rozza, sicuramente, che pare aspiri. Ma anche per Marco Granelli, che potrebbe guardare verso Roma, e per Pierfrancesco Majorino o comunque per qualcuno della sua area. Tuttavia, i calcoli e le elezioni che si avvicinano pare nascondano un tema che è molto più reale e più cogente: Beppe Sala vuole un cambio di passo, e anche bello forte. Non va bene il lavoro sulle periferie, dove si è registrato, come annunciato da Repubblica, il cambio del dirigente (pare per screzi con il direttore generale). Non vanno bene almeno altre tre deleghe chiave. E il primo cittadino lo sa. Al punto che ha ipotizzato pochi nuovi ingressi, ma uno spostamento radicale delle deleghe. Un rimpasto vero, insomma, da compiersi già a luglio, prima che la campagna elettorale entri nel vivo. 

Dunque, chi dovrebbe uscire? Qualche tempo fa pare ci sarebbe stato un vero e proprio esodo. Invece oggi i nomi che si fanno sono quelli di Carmela Rozza, ovviamente, che peraltro non è tra gli assessori additati di non essere efficienti (anzi, tutt'altro); e poi c'è Marco Granelli, che vorrebbe andare a Roma ma che si deve scontrare con la presenza sul collegio di Paolo Cova. Secondo inside, uno solo dei due otterrà la candidatura su Milano, e quindi ad oggi Granelli non è più dato in uscita. Infine c'è una candidatura tra Pierfrancesco Majorino e Filippo Del Corno. In un primo tempo si dava per certo l'addio di Majorino, mentre oggi prende quota il nome del titolare della delega alla Cultura. Di certo la battaglia per la Regione sarà durissima. In Lombardia 1, nel collegio di Milano, se la giocano il segretario metropolitano Pietro Bussolati, Carmela Rozza, Eugenio Comincini sindaco uscente di Cernusco sul Naviglio, Carlo Borghetti, Fabio Pizzul e Paolo Petracca, presidente delle Acli. 

Tornando a Milano, se luglio sarà il momento del rimpasto, questo non avverrà solo "sostituendo" i nomi in giunta ma anche - probabilmente - con qualche innesto nuovo, visto che Sala ha ancora "capienza" in squadra, probabilmente completamente tecnico. E in più, sempre sul lato tecnico, si vocifera di spostamenti e rotazioni nel gruppo dei dirigenti e dei direttori di area, per "energizzare" con nuove sfide una macchina che, secondo il sindaco (che nel suo curriculum ha il ruolo di city manager a Milano e quindi sa come vanno le cose), ci mette troppo tempo ad elaborare le varie pratiche. 

Infine, c'è la questione di chi entra nel consiglio comunale se ci saranno uscite, verso la Regione o verso Roma. I primi tre non eletti sono Alessandro Giungi (tentato da Articolo 1 Mdp, ex dell'area Majorino), Daniele Nahum, Giacomo Marossi (organico al partito).

fabio.massa@affaritaliani.it

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