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Milano
Mafia, l'8,6% delle imprese lombarde a rischio infiltrazione. La relazione
Imprese a rischio infiltrazione

Mafia, l'8,6% delle imprese lombarde a rischio infiltrazione


Su 16.382 societa' di capitali passate sotto la lente di ingrandimento in Lombardia, l'8.6% appare caratterizzato da 'vulnerabilita' alta' cioe' a rischio infiltrazione mafiosa, mentre il 62.5% delle imprese appare essere contraddistinto da vulnerabilita' nulla. E' quanto emerge dalla "Relazione 2017" del Comitato per lo studio e la promozione di attivita' finalizzate al contrasto dei fenomeni di stampo mafioso e della criminalita' organizzata sul territorio milanese presentata oggi a palazzo Marino. La relazione e' la prima tappa del programma "Luce sul grigio", rappresenta cioe' il primo documento elaborato dal Comitato Antimafia del Comune di Milano istituito dal Sindaco Giuseppe Sala il 25 ottobre 2016.

Il programma si pone l'obiettivo di individuare i fattori di vulnerabilita' della citta' di Milano rispetto al rischio di penetrazione della criminalita' organizzata. E si basa su alcuni assunti: la crescita della criminalita' organizzata (black economy) e' tanto piu' tossica per un tessuto economico quanto piu' e' agevolata dalla presenza di un'area grigia (grey economy) rappresentata da operatori che, pur lavorando in settori dell'economia legale (white economy), sviluppano relazioni, con un livello variabile di consapevolezza, con esponenti della criminalita' organizzata. L'area grigia finisce cosi' per diventare un moltiplicatore della rilevanza della criminalita' organizzata. Le caratteristiche dell'area grigia determinano di conseguenza il grado di vulnerabilita' di un determinato tessuto economico.

L'obiettivo della ricerca e' quello di valutare i profili di vulnerabilita' del sistema economico delle imprese con sede legale a Milano, e piu' in generale in Lombardia. Si e' valutata la propensione alla commissione di reati di tipo economico da parte delle persone fisiche coinvolte nel governo dell'impresa nel periodo 2006- 2013. Il campione utilizzato e' costituito da 16.382 societa' di capitali a cui corrispondono oltre 160 mila persone fisiche. Dalla relazione emerge che i reati fiscali e quelli di falsa fatturazione ("Fatturazione per operazioni inesistenti") rappresentano circa la meta' dei reati complessivi (44,8% per la provincia di Milano e 51,3% per le altre province). Tali reati sono il classico esempio che mostra come economia grigia ed economia nera tendano a confondersi.

La percentuale di reati associati ai soggetti del governo societario delle imprese lombarde commessi in Lombardia e' del 56,1%; tale percentuale scende al 46.6% per la provincia di Milano. La cosiddetta mobilita' dell'illecito appare significativa. Complessivamente sono state individuate 8.088 segnalazione di reato attribuibili a: amministratori con segnalazioni per reati "tipici": 2.492 casi, pari al 30,8% del totale; amministratori con segnalazioni per reati "non tipici: 2.589 casi, pari al 32,0% del totale; altri soggetti del governo di impresa: 3.007 casi, pari al 37,2% del totale. La vulnerabilita' economica e' collegata a situazioni di bassa competitivita' ed efficienza. La vulnerabilita' istituzionale si puo' riscontrare quando in un contesto territoriale la competizione economica e lo sviluppo non sono garantite da una struttura di pubbliche autorita' e istituzioni che assicurino la tutela dei diritti, la risoluzione dei conflitti e, in generale, il rispetto delle norme.

Il punto fermo ineludibile che ne e' scaturito rimane il legame inscindibile tra vulnerabilita' economica e vulnerabilita' ambientale. Peraltro e' ormai noto che l'azione di contrasto all'infiltrazione delle organizzazioni criminali di tipo mafioso in qualsiasi contesto sociale, passa fondamentalmente attraverso l'efficace funzionamento e il rafforzamento delle strutture e delle istituzioni pubbliche e attraverso l'efficienza dell'attivita' di monitoraggio e di controllo dispiegata dalla Pubblica Amministrazione.

 

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