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Milano
Maran: “Atm-Trenord? No fusione. Parisi, copertina a libro vecchio”
Pierfrancesco Maran

No alla fusione Trenord-Atm, Maroni se la scordi”. E ancora: “Bene Atm in Danimarca”. E ancora: “Santambrogio e Rizzo? Operazioni di vecchia politica”. Pierfrancesco Maran, assessore ai trasporti e candidato Pd, non le manda a dire… INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT

Assessore Maran, iniziamo dalle parti amministrative. Ci sarà la fusione Trenord-Atm?
Guardi, io la penso esattamente come due anni fa. Dobbiamo integrare i sistemi tariffari e i servizi in modo che facciano addizione e non concorrenza. Però in questo momento, con il massimo rispetto per tutti, penso che mescolare i conti farebbe male ad Atm. Quindi a Maroni dico di togliere dall’ordine del giorno le ipotesi di fusione che ha ventilato. Anzi, la cosa che mi sento di chiedere al governatore è quali sono i rapporti con Ferrovie dello Stato.

A proposito di conti, Atm ha presentato un bilancio in mega-utile.
Sono molto soddisfatto. Dopo cinque anni abbiamo un’azienda molto più forte di come l’abbiamo trovata. Questo sta consentendo di proseguire nell’ingente investimento per l’acquisto di nuovi treni. Siamo i primi a pensare che per il trasporto pubblico si debba fare di più. Ma siamo consapevoli di aver fatto tanto.

A proposito di investimenti e business, pare che per Copenhagen Atm sia in dirittura d’arrivo.
Lo auspichiamo perché Atm sta lavorando da parecchi anni con successo a Copenhagen. Il sindaco di Copenhagen, quando lo abbiamo incontrato, ci ha manifestato la sua soddisfazione. Speriamo che Atm estenda la sua attività in Danimarca.

Parliamo del candidato Maran. Perché uno dovrebbe scrivere il suo nome sulla scheda?
Noi abbiamo una battaglia numero uno che è la vittoria di Beppe Sala. Il successo si misura nella conferma del centrosinistra. Sala ha al suo fianco una squadra di persone preparate a supportarlo. Ecco, bisogna scrivere Maran perché credo di essere una di queste persone preparate e competenti.

Pensa che ricomporrete la situazione delle sinistre, con Rizzo e Santambrogio, al ballottaggio?
Ovviamente spero che i loro elettori, al ballottaggio, scelgano Beppe Sala. Detto questo, viste oggi credo che siano due operazioni che parlano con un modo di far politica un po’ vecchio. Io non pretendo che tutti gli elettori siano entusiasti del Pd o di Sala, ma credo che in questi anni la città sia cambiata in positivo. Chi pensa questo deve scegliere il candidato con più chances nel centrosinistra. E quindi Sala.

E’ deluso dall’assenza nelle liste della Balzani?
La Balzani sta dando una mano nelle iniziative. E devo dire che Sinistra per Milano comunque ha una lista robusta e attrattiva.

Il caso di Lodi sta facendo male al Partito Democratico?
Come tutte le polemiche ovviamente sì. Fa più male a noi, anche perché sono i primi cinque anni che Milano non viene attraversata da sospetti, indagini eccetera. Ora per questo essere accomunati a casi di malversazione ci ferisce in misura maggiore.

Mi dia un giudizio su Parisi.
E’ una copertina. Ha sfruttato molto nei primi mesi il fatto di non essere noto, per presentarsi come una novità, ma in questi giorni stiamo vedendo come in realtà sia la copertina di un libro degli anni 90 con Berlusconi, La Russa e i leghisti a farla da padroni.

La Russa?
Beh, sì. Anche se oggi in effetti ha il problema di presentare i documenti correttamente.

Lei se vinceste aspira a un assessorato?
Spero di essere scelto per proseguire l’attività, non lo nego.

Chi è la sua controparte a destra?
Quando guardo il centrodestra vedo che le nuove generazioni sono meglio di quelle passate. Tatarella, per dirne una, è molto sveglio.

Della Gelmini che cosa pensa?
L’ho seguita come ministro della pubblica istruzione: ha fatto parecchi danni. E poi non capisco perché da Brescia si candidi a Milano.

Lei ha aperto la sua sede elettorale in piazza Lima. C’è anche il vino.
Ci sembrava una cosa carina, che ci siamo inventati con gli attivisti dell’Ortica. Ed è anche un modo simpatico e leggero di fare campagna elettorale. Giovedì sera ci ritroveremo poi all’Ortica in una cena anche con Beppe Sala, a supporto della campagna.

Coinvolgerebbe con un ruolo Giuliano Pisapia nella prossima amministrazione?
Giuliano deve avere ruolo nel centrosinistra milanese e nazionale. E’ lui a dover scegliere come dare una mano, e non gli altri a indicare la strada.

@FabioAMassa
fabio.massa@affaritaliani.it

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