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Maratona Tv #lefonti8marzo, "quanto è difficile essere donna"

Maratona Tv #lefonti8marzo, "quanto è difficile essere donna"


È stata dedicata alle donne (e non solo) dell'Ucraina e dei Paesi che soffrono per le guerre nel mondo con un messaggio-appello, la seconda edizione della non-stop televisiva organizzata da Le Fonti Tv dedicata al tema "Donne e lavoro", con un palinsesto live di 24 ore totalmente rivolto all'universo femminile. "Le donne amano, sperano, aspettano, ricominciano, si illudono, lottano. Ma ci sono i prepotenti, che non hanno sesso e colore, che si armano di vittimismo per attaccare perchè non hanno nessun altra arma. E a volte le donne possono solo guardare e piangere: mariti, figli, amici, vicini di casa chiamati a combattere una guerra assurda che nessuno aveva messo in conto" le parole pronunciate dalla Head of Channel di Le Fonti Tv Manuela Donghi nella copertina che ha aperto la maratona.

Durante tutto l’anno, e in particolar modo in occasione della Giornata internazionale della donna, a finire sotto la lente d’ingrandimento dell’intero corpo redazionale di Le Fonti sono stati i settori che il gruppo segue attraverso tv e riviste: società quotate, universo legal, assicurazioni e risparmio gestito. E i numeri emersi dall’indagine sul gender gap non sono affatto confortanti.

Partiamo dal comparto degli studi legali d’affari che è storicamente chiuso, nelle posizioni apicali, alle figure femminili. Questo a dispetto di una progressiva femminilizzazione della professione forense, che però evidentemente presenta dei blocchi alla carriera. Alcuni numeri esemplificati. Negli ultimi 12 mesi è praticamente restato invariato il peso delle donne partner all’interno delle grandi law firm con sede in Italia: in media è del 18%, in crescita dello 0,6% rispetto al 2021.

Da segnalare, il cambio al vertice della classifica, con Pavia e Ansaldo che supera Nunziante Magrone e Pedersoli portandosi al primo posto con il 28% di partner donne (+3% rispetto a marzo 2021). Crescono anche Gatti Pavesi Bianchi Ludovici (+3%) e Dentons (+4%), mentre calano Gianni & Origoni (-1%) e Advant Nctm (-1%). In generale, però, come detto, è cambiato poco o nulla rispetto a marzo 2021, e questo non può che avere una lettura negativa da parte di Le Fonti. Anche perché, le occasioni per dare segnali in senso opposto non sono mancate. Basti pensare ai cambi di governance di studi come Chiomenti e Dla Piper, o al nuovo progetto legale europeo Advant Nctm. Invece, in questo 8 marzo, abbiamo raccontato la solita occasione mancata.

Sul tema donne e lavoro, è intervenuta durante la maratona Tv anche l'avvocato penalista Michela Vecchi, Founder dello Studio Legale Vecchi e partner dell’evento: “I luoghi di lavoro rappresentano il quarto ambito di maggiore rischio per le donne di incorrere in violenze e molestie. Nel 2021 lo Stato italiano ha ratificato la Convenzione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro n. 190 sull’eliminazione della violenza e delle molestie sul luogo di lavoro. Un traguardo epocale perché per la prima volta lo Stato riconosce senza reticenze che violenza e molestie sul luogo di lavoro possono costituire violazione dei diritti umani.”.

Tornando alla parità di genere, la situazione non è rosea nemmeno per il settore assicurativo: in esame sono stati presi i primi 10 gruppi classificati in base alle raccolte premi nei rami danni e vita, all’interno dei quali si contano 60 distinte società. Di queste 60 società solo il 10% (quindi 6) è guidato da una CEO donna. Percentuali basse anche per quanto riguarda l’industria del risparmio gestito, dove si evidenzia una forte caratterizzazione maschile nei ruoli apicali.

La proposta di Le Fonti è di rafforzare e ampliare il campo della legge Golfo-Mosca di dieci anni fa, e di portare la quota del 40% di donne non solo nelle società quotate e società pubbliche ma anche in quelle non quotate, soprattutto in riferimento a settori strategici come il mondo delle assicurazioni e della finanza.

L’attenzione del gruppo Le Fonti ai temi della leadership femminile, della parità di genere e salariale non si esaurirà di certo al termine della maratona di 24 ore. L’impegno è quello di monitorare in maniera periodica e costante le imprese di tutti i settori strategici, segnalando quelle virtuose e quelle che, invece, non si sono ancora allineate agli standard della società del futuro. Una società dove le donne possano rappresentare il fattore chiave nella crescita e nel cambiamento a livello mondiale.

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