Milano
Marcia dei diritti, contestarla è sbagliato. Dovrebbero partecipare tutti
Mi piacerebbe vedere tutti in cammino. Per i diritti di tutti: di ogni orientamento sessuale, di ogni razza, di ogni ceto, censo, ideologia e idea
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di Fabio Massa
C'erano una volta i diritti. Oggi la mia rubrica sarà brevissima. Contestare la marcia del 2 marzo per i diritti, che si terrà a Milano non è solo impossibile. Ma soprattutto sbagliato. Mi piacerebbe vedere tutti in cammino. Per i diritti di tutti: di ogni orientamento sessuale, di ogni razza, di ogni ceto, censo, ideologia e idea. Di ogni partito, anche del Movimento 5 Stelle e anche della Lega. Poi, il 3, torniamo a ragionare di quel che bisogna fare e di quel che non va a livello cittadino, per cortesia. Perché i diritti sono importanti, e l'Italia non può tornare indietro. Ma Milano merita tutto, adesso. Anche l'amministrazione di condominio, oltre ai grandi eventi e alle grandi marce. Oh, a proposito: è un caso vero che il sottotitolo della marcia sia "prima le persone", proprio come uno degli slogan di Zingaretti per le primarie del Pd, no?