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Milano
Maroni: "Arac, dimissioni Dettori? Mai mancato il mio sostegno, ma..."
Roberto Maroni

Il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni commenta le dimissioni del presidente dell'Arac Francesco Dettori: "Ho appreso con dispiacere delle dimissioni del presidente dell'Arac, Francesco Dettori, che ho incontrato anche di recente, insieme a Maria Dinatolo e Gianfranco Rebora e al quale non ho mai fatto mancare il mio sostegno e il sostegno della struttura regionale. Ho incontrato, separatamente, anche Giovanna Ceribelli e Sergio Arcuri. Purtroppo in Arac si era creata una grave frattura nei rapporti personali tra i suoi membri che ho anche cercato di ricomporre, nel rispetto dell'autonomia di cui gode l'agenzia, ma che evidentemente si e' rivelata insanabile. Come da statuto, la prossima giunta provvedera' a designare il nuovo presidente".

Numerose le reazioni alla notizia delle dimissioni di Dettori, con le opposizioni che vanno all'attacco. Ecco i commenti

Cattaneo: "Rammarico ma rispetto la sua decisione" - Il Presidente dell'Arac Francesco Dettori mi ha comunicato le sue dimissioni irrevocabili. Ne prendo atto nel rispetto dell'autonomia assoluta di Arac e della scelta personale e me ne rammarico". E' il commento del Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo sulle dimissioni di Dettori dalla carica di presidente dell'Agenzia regionale anti-corruzione (Arac). "Purtroppo l'esistenza di una frattura all'interno dei 5 componenti di Arac era gia' nota da tempo - spiega - e credo abbia pesato nella scelta del Presidente Dettori. Erano note differenze di posizione all'interno dell'organo che da tempo non si riuniva col plenum dei componenti. Mi auguro dunque che questa sia anche l'occasione per un chiarimento tra i componenti e sulle modalita' di azione". L'Arac e' stata istituita, anche attraverso una votazione in Consiglio regionale, per rafforzare ancora di piu' la lotta contro l'illegalita' e ogni forma di corruzione. "Deve quindi funzionare al meglio, senza contrapposizioni e con il necessario equilibrio - aggiunge Cattaneo -. Sono certo che il Presidente Maroni e la Giunta troveranno una soluzione positiva e rapida soprattutto nell'interesse dei cittadini lombardi".   

Pd: "Fallimento di Maroni" - "Nel pieno dell'ennesima bufera giudiziaria il presidente dell'agenzia anticorruzione se ne va con motivazioni che lasciano interdetti. E' il fallimento di Maroni, che mostra un misto di dilettantismo e di incapacita' di ripulire il sistema come promesso. Ora, oltre al caso di Finlombarda, Maroni deve chiarire anche le accuse rivoltegli dall'ex presidente di Arac". Lo dichiarano Alessandro Alfieri ed Enrico Brambilla, segretario regionale e capogruppo al Pirellone del Partito Democratico.

M5S: "Gravissime responsabilità di Maroni" - Per Il Movimento 5 stelle lombardo le sono "gravissime" le responsabilita' di Roberto Maroni per le dimissioni di Francesco Dettori da presidente dell'Agenzia regionale anti-corruzione. "L'anti-corruzione di Maroni non ha nemmeno un anno ed e' gia' completamente abbandonata a se stessa - scrive la consigliera regionale del M5s, Silvana Carcano, in una nota -. L'autorita', come da noi sempre dichiarato, non ha mai avuto gli strumenti per fare realmente attivita' di contrasto ai fenomeni corruttivi e portare trasparenza e legalita' in Regione Lombardia. E non ha nemmeno garantito la giusta trasparenza che un ente anti-corruzione dovrebbe garantire.  "Dalla lettera di dimissioni si apprende addirittura che il lavoro di Arac e' stato ostacolato e che ci sarebbe una spaccatura interna - lamenta Carcano -. Su queste dimissioni Maroni ha responsabilita' gravissime. Chi ostacolava cosa? Noi avevamo anticipato che Arac sarebbe stata l'ennesima foglia di fico di Maroni, non c'e' mai stata vera volonta' politica in tema di anti-corruzione".

Patto Civico: "Arac foglia di fico per gli scandali giudiziari di Maroni" - Roberto Bruni, capogruppo regionale di Patto Civico: “Da subito avevamo definito Arac un guscio vuoto che serviva soltanto da foglia di fico per coprire gli scandali giudiziari di Maroni e della sua maggioranza. E oggi la previsione si verifica del tutto azzeccata. Era del tutto evidente che Arac rischiava di essere il duplicato costoso e inefficace di organismi di controllo già esistenti all’interno dell’amministrazione, con i quali sarebbe facilmente entrata in contrasto. E le motivazioni che hanno spinto il presidente Dettori a rimettere l’incarico ne sono oggi la lampante dimostrazione”.

Cremonesi (Sel): "Situazione davvero grottesca" - Chiara Cremonesi, capogruppo regionale di Sel:  “I conflitti tra Arac e gli organismi regionali resi oggi evidenti dalle dimissioni del presidente Dettori erano ampiamente prevedibili e disegnano una situazione davvero grottesca, oltre che poco virtuosa. Del resto, non poteva essere diversamente visto che per Maroni questa agenzia  ha rappresentato fin dall’inizio soltanto uno strumento di propaganda. Come abbiamo sempre denunciato, i limiti di Arac stanno tutti qui, in un nuovo, improvvisato ente senza reali poteri e senza autonomia alcuna. E la vicenda odierna sembra proprio darci ragione”.

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