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Maroni: torno a fare fare politica. Rumors: potrebbe guidare FI
Roberto Maroni e Silvio Berlusconi

Roberto Maroni: torno a fare fare politica. Rumors: potrebbe guidare Forza Italia



Roberto Maroni potrebbe  tornare  presto a fare politica. Prima di quanto lui stesso aveva detto quando rinunciò alla candidatura per guidare ancora la Lombardia. Paradossalmente la molla potrebbe essere proprio la sua condanna. E a questo punto, come scritto ieri da Affaritaliani.it Milano,  l'ex Governatore potrebbe anche lasciare la Lega per assumere un ruolo di guida in Forza Italia.



Maroni: questa sentenza mi sta facendo tornare la voglia di impegnarmi in prima persona

 

"Condannato per una raccomandazione. Un’assurdità, e proprio per questo sono fiducioso per l’appello. Ma sono preoccupato per chi vorrà candidarsi a ruoli pubblici in Italia e, anzi, questa sentenza mi sta facendo tornare la voglia di impegnarmi in prima persona anche se avevo deciso di ritirarmi dalla politica". Così Roberto Maroni ha commentato con il Corriere della Sera il verdetto che lo ha dichiarato colpevole del reato di 'turbata libertà del procedimento di scelta del contraente'.



Roberto Maroni: la giustizia dovrebbe basarsi esclusivamente sui fatti 



"Ero consapevole del fatto che difficilmente il Tribunale mi avrebbe dato ragione al cento per cento, perché il pubblico ministero, nel frattempo, ha assunto un ruolo importante in procura e credo che gli equilibri interni abbiano avuto un loro peso. Non dovrebbe succedere, la giustizia dovrebbe basarsi esclusivamente sui fatti, ma ho la sensazione che anche questi aspetti siano entrati in gioco" spiega. Maroni è stato assolto per il reato di 'induzione indebita a promettere utilità' e si dice soddisfatto anche se "dopo quattro anni di processo mi viene addebitata la segnalazione di una persona valida per un incarico da 29 mila euro all’anno al direttore generale di una società controllata dalla Regione".

"Ho ricevuto tanti messaggi di solidarietà da parte di amici ma anche - e questo mi ha fatto particolarmente piacere - di avversari politici che in sostanza mi hanno detto la stessa cosa: "Lo facciamo tutti". Lo sapevo già, ma mi hanno aiutato a superare il primo momento di sconforto" aggiunge.Sul suo ritorno in politica Maroni ammette: "Avevo deciso di mollare e fare altro, anche se la passione politica non svanisce mai. Ma di fronte a un’ingiustizia come questa confesso che dentro di me sento una vocina che mi dice che non posso fare finta di niente".



Ora Maroni è pronto per Fi: Bobo successore di Silvio? Rumors

 

di Fabio Massa

Qualcuno, scherzando, dice che adesso Roberto Maroni ha completato con successo il curriculum perfetto per Arcore. Con la condanna a un anno, per una delle ultime propaggini di Expo e delle sue risibili vicende giudiziarie, anche lui è ufficialmente stato condannato, sebbene in primo grado. Questo comunque non sposta il suo asse politico. Dall'avvento di Salvini in poi, sempre più vicino a Forza Italia che alla Lega senza Nord che dei barbari sognanti ha ben poco. Certo, rimangono i rapporti personali. Non idilliaci, tanto per usare eufemismi, quelli con il Capitano (come chiamano Matteo Salvini i suoi supporter). Molto buoni con Giancarlo Giorgetti, che adesso è una pedina fondamentale del nuovo governo Conte. Ottimi a dir poco con Silvio Berlusconi, anche grazie a uno dei suoi asset più validi da sempre, ovvero Isabella Votino. E quindi, c'è già chi racconta che Roberto Maroni potrebbe diventare il delfino di Forza Italia. Rumors raccolti da Affaritaliani.it Milano che potrebbero essere smentiti nel prossimo futuro, perché dalle parti di Arcore le cose cambiano alla velocità della luce. Però, ad oggi c'è chi ragiona su questa realtà: Roberto Maroni è lontano da Salvini ma è ancora apprezzato da tutti i "riformisti" della Lega, e a Silvio Berlusconi potrebbe far comodo "sparigliare" le carte in vista di una transizione  che lo vedrebbe sempre meno partecipe sulla vita pubblica italiana. Per un motivo molto semplice, stando a quanto si mormora in Fininvest: la famiglia vuole allontanarsi progressivamente dall'operatività diretta nelle televisioni. E quindi, il primo anno ottima plusvalenza con il Milan. Il bilancio 2018 dovrebbe avere un segno più molto marcato (ma lo si saprà a primavera 2019) grazie all'accordo con Vivendi. Poi, la cessione delle quote nel 2019. Fantapolitica? Può essere. Ma si sa, l'ex Cavaliere sa essere assai fantasioso quando vuole. E forse anche Maroni spera proprio in questo. I colonnelli azzurri, un po' meno.

fabio.massa@affaritaliani.it

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