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Milano
Massa, fratricidio dopo lite sulla tenuta. Il killer un docente milanese

Massa, fratricidio a villa Massoni: lite su destino residenza

Un'eredità troppo pesante da gestire e un processo in corso. Così i rapporti tra i due fratelli Marco e Piero Alessandro Casonato sono degenerati fino a culminare in una lite fatale. E' accaduto a Massa, nel parco della seicentesca villa Massoni, la residenza nobiliare che dal 1920 era entrata a far parte del patrimonio della famiglia Casonato.

L'assassino è un docente di psicologia della Bicocca

Marco Casonato, 62 anni, docente di psicologia dell'università Bicocca di Milano, ha ucciso il fratello Piero Alessandro, 59 anni, medico del lavoro, investendolo con un furgoncino. Poi è fuggito. Ma dopo poco si è fermato e ha telefonato al suo legale e ai carabinieri per costituirsi. Intanto, gli operai che vivevano nel parco della villa, dove stavano facendo lavori di ristrutturazione, avevano già rinvenuto il cadavere di Piero e avevano dato l'allarme.Marco Casonato era il custode giudiziario della villa, risalente al Seicento, e che da tempo versa in condizioni di degrado, tanto che c'erano state anche proteste degli abitanti del luogo e del Comune, nonché l'intervento della sovrintendenza ai beni storici che aveva sollecitato lavori di recupero. Secondo quanto si è appreso, da tempo i due fratelli sarebbero stati in lite per la villa di proprietà di entrambi. Ieri l'ultimo scontro tra i fratelli pare per i lavori di ristrutturazione che sarebbero stati richiesti solo da Marco Casonato e osteggiati invece da Piero. Come riporta il Giorno, il docente è un uomo schivo. Al centro dei discorsi, Marco Casonato mette sempre le sue ricerche, i suoi scritti: indagava spesso su abusi in famiglia e sindromi di alienazione parentale. I suoi studi lo avevano portato a girare il mondo per convegni, collaborazioni.

La storia della tenura toscana

Villa Massoni, di proprietà dei Casonato dal 1920, quando Giannina Massoni sposa Mario Casonato, fu sottoposta a sequestro nel giugno del 2015 dalla Procura di Massa Carrara che aprì un fascicolo a carico dei fratelli Casonato, con l'accusa di danneggiamento al patrimonio archeologico, storico e artistico nazionale, come previsto dell'articolo 733 del codice penale. Il processo a carico dei due fratelli è iniziato lo scorso 4 ottobre.E nel corso della prima udienza era stato deciso di notificare alla sovrintendenza l'apertura del procedimento e così Il pubblico ministero Marco Rappelli voleva dare la possibilità allo Stato di costituirsi parte civile, per un'eventuale richiesta di risarcimento danni. Che in teoria potrebbe essere di svariate decine di milioni di euro, sempre se la sentenza dirà che la storica dimora è un patrimonio della collettività per il suo valore storico e non un bene privato. E questo procedimento, anche se riprenderà solo tra otto mesi, ha sicuramente creato ulteriori tensioni tra i due fratelli.

Il processo tra i due fratelli

E lo ha sostenuto anche il procuratore capo di Massa, Aldo Giubilar, che ha confermato "la situazione di contrasto tra i due fratelli per la gestione dell'immobile" che si è "acutizzata in queste settimane a causa del processo che i due stavano affrontando". Adesso la Procura di Massa Carrara, come ha spiegato oggi il procuratore, sta provvedendo alla nomina di un altro custode giudiziario per Villa Massoni, che rimane sotto sequestro.Sul fronte dell'indagine, infine, l'avvocato Walter Matarocci, difensore di Marco Casonato, ha dichiarato che il suo assistito "era sotto choc, molto confuso e provato, non aveva realizzato neanche che il fratello fosse morto" e che "sulla dinamica è ancora tutto da chiarire: aspettiamo l'autopsia".

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