Fondatore e direttore
Angelo Maria Perrino

Migranti, Gelmini: Milano al collasso. Sala chiede aiuto al Governo

Emergenza profughi a Milano, Gelmini: "Milano è al collasso per l'emergenza, un vero mercimonio di uomini"

migranti brindisi

Ancora emergenza migranti a Milano e in Lombardia, dopo le polemiche dei giorni scorsi sull'eccessivo flusso alla stazione di Como, in prossimità del confine Svizzero e il problema, ancora da risolvere, dell'accoiglienza dei profughi nella caserma Montello.

MIGRANTI, GELMINI: MILANO E' AL COLLASSO - "Milano e' al collasso per l'emergenza profughi, si parla di caserme da destinare all'accoglienza, di un vero e proprio mercimonio di uomini, donne e bambini abbandonati nelle mani di mercanti senza scrupoli. E ora anche il Palasharp diventa una nuova tendopoli. Non c'e' spazio per la polemica sterile perche' rischiamo di lasciare le nostre citta' in balia della improvvisazione, senza contare che lo scontro sociale e' dietro l'angolo. Credo sia il momento per convocare un incontro operativo col ministro Alfano, l'Anci e i presidenti delle Regioni. Occorre affrontare subito l'emergenza per dare una risposta rapida a chi e' nelle condizioni di richiedente asilo e per rimpatriare immediatamente gli altri. Anche di fronte ad un'Europa sempre piu' lontana occorrono risposte tempestive". Lo dice Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera e coordinatrice lombarda.

MIGRANTI, SALA CHIEDE AIUTO AL GOVERNO - "Caro direttore, in tema di immigrazione e' tempo di prendere atto che le condizioni intorno a noi sono profondamente mutate. Non definiamola piu' emergenza, oggi siamo nel pieno di una dolorosa, costante problematica da gestire. Centinaia di migliaia di persone fuggono la guerra, la fame e la persecuzione, etnica o religiosa che sia. L'Unione Europea dimostra tutta la fragilita' della sua politica, che sta rapidamente diventando impotenza. Come e' ormai evidente, il piano di ripartizione dell'Ue non funziona e solo una minima parte dei migranti che sbarcano in Italia viene ricollocata in Europa, come dovrebbe invece essere". Cosi' in una lettera al quotidiano ' La Repubblica' il sindaco di Milano Giuseppe Sala. "Se l'Europa latita di fronte a questa immane tragedia, l'Italia sta faticosamente facendo la sua parte. Questo va detto chiaro e forte. Non abbiamo eretto muri. Non abbiamo ributtato queste genti nel mare. Abbiamo mostrato il volto migliore del nostro Continente. Come cittadino ritengo che l'accoglienza non sia una scelta, ma un dovere. Come sindaco di Milano sono convinto che la nostra citta' viva nell'accoglienza uno dei tratti distintivi della sua identita'. Come uomo di sinistra penso che ogni singolo migrante vada richiamato ai suoi doveri, ma nel frattempo gli tendo la mano. Proprio per questi motivi - aggiunge il primo cittadino di Milano - sono consapevole del fatto che il nostro Paese deve passare dall'affrontare una (ormai) continua emergenza a una consapevole gestione del fenomeno. L'Italia deve uscire dall'idea di essere una piattaforma di prima accoglienza per piu' o meno brevi soggiorni. Molti dei rifugiati resteranno qui per il semplice motivo che non hanno un altro posto dove andare, se non per essere condannati alla morte. Questa situazione non ha soluzioni facili o definitive: da destra, abbiamo sentito molte parole, a volte inascoltabili, ma nessuno ha mai identificato una vera soluzione. E' certo, d'altra parte, che la questione non puo' riguardare solo i non molti Comuni che se ne occupano al limite delle proprie capacita', ma che il governo, soprattutto un governo di sinistra, deve prendere atto della situazione e provvedere a una nuova e efficace politica di integrazione".

MAJORINO SI APPELLA A RENZI E ALFANO - Nella lettera del sindaco Giuseppe Sala al governo sul tema dell'immigrazione "c'è chiarezza e visione. Speriamo che la leggano pure Alfano e Renzi...". Lo scrive l'assessore al Welfare del Comune Pierfrancesco Majorino, sulla sua pagina Facebook.

SQUERI (FI): "POSIZIONE TARDIVA E POCO CREDIBILE" - "La presa di posizione del sindaco di Milano Sala sulla questione migranti e' non solo tardiva ma decisamente poco credibile". Lo dichiara il deputato e coordinatore di Forza Italia per la provincia di Milano, Luca Squeri. "Quel sindaco che chiede al governo un cambio di passo nella distribuzione e nella gestione dei profughi, e' infatti lo stesso che, per non dire un 'no' a Renzi, si appresta a trasformare anche il Palasharp in un centro di accoglienza", osserva. "Per la sinistra ogni posto, caserme incluse, e' buono per essere stipato di clandestini che non hanno diritto a rimanere in Italia. Perche' di questo si tratta, sebbene Sala, vincolato all'ideologia di sinistra, non abbia il coraggio di ammetterlo. Prima di pensare a programmi di integrazione per chi arriva, bisognerebbe capire chi puo' restare e chi no", conclude.

I RADICALI: "BENE LE PAROLE DI SALA" - "Il Sindaco di Milano Sala ha ragione nel chiedere al governo un ulteriore sforzo sulla gestione dei flussi migratori e un cambio di passo per una politica di integrazione seria, pianificata e dotata dei mezzi finanziari adeguati". Lo dichiara Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani, che spiega: "il livello locale e' fondamentale, perche' sui territori ricade la responsabilita' di accogliere e includere richiedenti asilo e rifugiati. Noi sosteniamo un'accoglienza diffusa sul modello Sprar con percorsi di autonomia e integrazione basati essenzialmente sulla formazione e sul lavoro, come accade in Germania. L'immigrazione pero' e' un fenomeno complesso che richiede al tempo stesso risposte nuove e piu' incisive anche a livello nazionale e sovranazionale. Proprio in queste ore, come Radicali italiani, stiamo sottoponendo a economisti e sociologi delle piu' importanti universita' e istituti di ricerca italiani, le proposte che abbiamo elaborato per governare in modo efficace a tutti i livelli - locale, nazionale e sovranazionale - quella che deve essere considerata la questione cruciale del nostro tempo. Partendo da un'analisi delle caratteristiche dell'immigrazione in Europa e in Italia, delle legislazioni e dei limiti delle politiche pubbliche attuate finora, vogliamo cambiare il racconto sull'immigrazione e superare un impianto normativo eccessivamente rigido e incapace di adeguarsi alle esigenze reali del Paese in termini di inclusione e diritti da un lato, e di occupazione e produttivita' dall'altro: perche' l'immigrazione e' una sfida ma anche una necessita'. A giorni - conclude Magi - presenteremo le nostre proposte, e il Congresso di Radicali Italiani, che si terra' dal 29 ottobre al 1 novembre, sara' un appuntamento centrale per discuterle anche con personalita' ed esperti internazionali".

 


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