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Milano Alta, il futuro del Portello. Vitali: "Sala dica che cosa vuole"
Massimo Vitali

Massimo Vitali è il presidente del gruppo Vitali che dovrà costruire sull'area del Portello il progetto Milano Alta, dopo il caso chiuso dello stadio del Milan. Tuttavia, si vocifera che Fondazione abbia intrapreso una retromarcia: "A quanto ne so io, non ci sono contenziosi in atto. Se il problema è Beppe Sala, non so che cosa voglia il sindaco. Siamo pronti a ragionare", spiega Vitali in una intervista ad Affaritaliani.it

Presidente Vitali, quanto costa Milano Alta.
Costa 160 milioni. Considerati i canoni attualizzati che saranno pagati a Fondazione, siamo a 250 milioni.

E' sostenibile a livello economico?
Assolutamente sì. Stiamo parlando di un progetto che impiega 1000 posti di lavoro in fase di costruzione, un indotto annuo previsto di 5 milioni di euro. Ben 5000 posti di lavoro nel centro e il completamento del raggio verde numero 7, con un chilometro di percorsi ciclopedonali sicuri.

Facciamo un passo indietro. Che cos'è Milano Alta? Un polo per lo shopping.
No, assolutamente. Non capisco perché sia passata questa idea. Stiamo parlando di un centro direzionale, di un luogo dall'architettura unica, all'avanguardia tecnologica. Questo non è uno shopping center. Questo è un centro direzionale sostenibile: con affitto sostenibile, sostenibile dal punto di vista ambientale, sostenibile per la città. Vitali ha una caratteristica...

In che senso?
A differenza di altri costruttori noi siamo molto tecnologici. Usiamo la tecnologia per creare prodotti davvero spinti nel futuro.

Se tutto andasse bene, quando sarebbe completata Milano Alta?
Diciotto mesi.

Ma si farà?
Noi siamo pronti a partire immediatamente nel momento in cui ci danno il via libera.

Si parla di un contenzioso con Fondazione Fiera.
Non ne sono a conoscenza.

milanoaltaMilano Alta
 
 

Il Comune vi ha dato il via libera?
Non si tratta di variazioni complesse al Pgt, ma solo di approvare uno studio tecnico di coordinamento, studiato in linea con i precetti del Pgt di Milano. Tutto molto semplice, potrebbe essere approvato in pochissimo tempo. Ora sta al sindaco Sala fare la parte che spetta al Comune.

Sui giornali è uscito l'interessamento della Rai all'area, e che Milano Alta è di fatto un progetto finito.
Ripeto: non sono a conoscenza di contenziosi con Fondazione Fiera. E Milano Alta è un progetto importante per Milano. Farà lavorare moltissime persone a un progetto green, in linea con le aspettative con le aziende che arriveranno anche dalla Brexit. Quindi si può e si deve fare.

Se non dovesse andare in pianta stabile al Pirellone, l'Ema potrebbe trasferirsi da voi?
Ovviamente. Ma non c'è solo l'Ema in lizza. Al Portello ci sarà un luogo pulito, ordinato, green. Con tutte le qualità ricercate dalle grandi multinazionali. Per quanto riguarda la Rai, potrebbe venire da noi.

Ma la Rai potrebbe subentrare a voi sull'area, non affittare dopo gli spazi.
Io penso che la Vitali sappia fare il suo lavoro. Noi non siamo il problema, siamo la soluzione per la Rai, per la Fondazione Fiera, per il Comune. Lasciateci fare bene il nostro lavoro. Abbiamo esperienze internazionali di altissimo livello.

Lei è fiducioso?
Sono convinto, convintissimo. Questo è un progetto bello, con piccole strutture di vendita, negozi di vicinato. E ben 25 milioni di euro da investire di oneri di urbanizzazione. Potremmo creare un centro unico per le scuole civiche milanesi. Ma siamo disponibili a ragionare su quello che vuole il Comune, ci hanno suggerito le scuole civiche e stiamo lavorando su questo.

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