Milano, altro che Olimpiadi: il vero sogno è la rete ferroviaria
La fusione tra Atm e Trenord è un progetto con una logica, pur nella diversità delle realtà. Sarebbe un sogno se Milano si aprisse alla Lombardia con i treni
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C'era una volta la logica. E' logico integrare un sistema di trasporti cittadino con un sistema di trasporti regionale? Sì, è logico. E allora, benedetto Iddio, perché non si fa? Perché - dice il Comune di Milano - Atm è sana e Trenord no. Ovviamente da Trenord dicono che la complessità delle linee regionali sono una roba, e quelle dei tram un'altra. E che i contratti che regolano le due aziende con i relativi enti, gross cost da una parte e net cost dall'altra, sono assai diversi. Insomma, che sono mele e pere. E' vero: Atm e Trenord sono frutti diversi. Ma qui, per il bene di tutti, va fatta una macedonia. Lasciando da parte una volta per tutte il campanilismo e mettendoci la faccia. Il mio sogno non sono le Olimpiadi, o i Navigli aperti, per dirla tutta. Il mio sogno è che Milano, dopo essersi aperta al mondo con la Sea, si apra alla Lombardia con i treni. Se poi arrivano in orario, vabbè, sarebbe meglio. Ma visto che Andreotti diceva che i pazzi si dividono tra quelli che vogliono essere Napoleone e quelli che vogliono far arrivare i treni in orario, quest'ultima cosa la diciamo sottovoce, ok?
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