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Milano, aumentano gli incassi dalla Tari: quasi 20 milioni in più sul 2017
Amsa Milano

Tari, crescono gli incassi per il Comune di Milano

Sono cresciuti gli incassi derivanti dalla Tari per il Comune di Milano alla scadenza della prima rata del 31 luglio. A pagare la tassa comunale sui rifiuti, finora, sono stati 183.804 residenti per un incasso complessivo di 58.102.536 euro. Nel 2017, alla stessa data, a pagare furono 139.867 persone per un ammontare di 38.492.843 euro. Al secondo anno di applicazione dei metodi Pago PA e dopo l'introduzione dei pagamenti dal portale del Comune, 171.987 hanno versato il loro contributo tramite home banking, dai tabaccai e online con altri prestatori di servizi di pagamento indicati sul sito AGID, altri 11.817 hanno saldato direttamente attraverso il portale del Comune.

Crescono gli utenti (il 62%) che hanno scelto di pagare in un’unica rata, mentre il 37% ha pagato solo la prima scadenza e l'1% ha pagato solo la seconda rata e non la prima. Complessivamente, l'Amministrazione un incasso di 300 milioni di euro a fronte del pagamento del tributo da parte di 733.490 contribuenti. Introiti che serviranno a coprire per intero e senza ricavi per il Comune il costo del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti.

In una nota diffusa da Palazzo Marino si spiega che il risultato è anche frutto di una comunicazione più facile: la sezione dedicata alla Tari sul portale del Comune è stata rivista completamente rispetto allo scorso anno e prevede una parte molto chiara sul funzionamento di Pago PA. Secondo l'assessore al Bilancio e al Demanio Roberto Tasca, “come tutti i salti di tecnologia, ci sono complessità da gestire. Il crescente numero di pagamenti effettuati tramite Pago Pa mostra comunque un importante segnale di apprezzamento da parte dei nostri cittadini".

De Pasquale: "Sulle tasse non siamo una smart city"

Polemiche però sono arrivate dall'opposizione: "Milano, in materia di tasse, non è per nulla una smart city – ha affermato il capogruppo di Forza Italia in Comune Fabrizio De Pasquale - Bollettini Tari che arrivano in ritardo, anni per prendere atto dei cambiamenti di residenza o dei nuclei familiari e la necessità addirittura di fissare appuntamenti per correggere i dati. Un Comune che tratta i contribuenti come sudditi come ben si è visto nella vicenda delle somme indebitamente richieste per la Tari 2014/2017". Secondo De Pasquale, “nemmeno i chiarimenti del Mef e della Corte dei Conti hanno convinto la Giunta a restituire i 40 milioni incassati a torto dal Comune per i garage pertinenziali: nonostante le promesse del sindaco il Comune fa melina e attende che si pronunci la magistratura tributaria per restituire le somme dovute alle famiglie. In pratica il Comune confida che i cittadini non vogliano pagare avvocati per ottenere il rimborso. Una melina furba e scorretta che impediremo mettendo a disposizione Caf e legali per le più di 4000 famiglie che hanno presentato istanza di rimborso".

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