Milano, Deliveroo: sciopero dei rider con biciclettata di protesta
I lavoratori di Deliveroo protestano con uno sciopero delle consegne a domicilio per contestare le condizioni di lavoro a cui sono sottoposti
Milano, Deliveroo: sciopero dei rider con biciclettata di protesta
Consegna del cibo a domicilio, dopo i lavoratori di Foodora scendono in piazza i rider di Deliveroo: troppa precarietà. Biciclettata di protesta domani a Milano
LA PROTESTA - Il business della consegna a domicilio dei pasti cresce, soprattutto nelle grandi città. Per le aziende che organizzano le consegne – molto attente all’area web e a contenere i costi – è un lavoretto. E’ così che, dopo i lavoratori di Foodora scendono in piazza i rider di Deliveroo.
Domani, sabato 15 luglio ci sarà quella che loro chiamano “Deliverance strike mass”, una biciclettata di protesta tra ristoranti e punti di ritrovo dei fattorini per contestare le condizioni di lavoro dettate dalla gig economy. “I lavoratori del gruppo Deliveroo, come molti altri impegnati nell’attività di consegna a domicilio, sono le prime vittime dei nuovi voucher e di un sistema contrattuale che non vuole tenere conto delle novità nel mercato del lavoro che devono essere accompagnate da regole chiare per chi ne è coinvolto”, a dirlo è Luca Stanzione, segretario milanese della Filt Cgil.
“Per questo siamo impegnati ad inserire la mansione del rider nel contratto nazionale del Trasporto merci. Questi ragazzi non possono continuare a fare beneficenza e restare nel limbo del super precariato. Occorre un percorso chiaro per queste nuove professionalità. Perché la frontiera del web non può essere una prigione per i giovani che lavorano”, conclude Stanzione. La partenza della manifestazione su due ruote è per sabato alle ore 19.30 in Piazza XXIV maggio, zona Darsena, e corteo su due ruote con portavivande per le strade della città. Obiettivo migliorare le loro condizioni di lavoro e di vita.
"Non è la prima protesta dei lavoratori impiegati nel food delivery, ossia il cibo a domicilio. A ottobre 2016, a Torino, gia i dipendenti, cosiddetti rider, dell'azienda Foodora hanno protestato per le stesse motivazioni". Lo ricorda la deputata di Forza Italia, Renata Polverini, in merito alla protesta organizzata domani a Milano dai dipendenti di un'altra impresa che si occupa di ordinazioni e consegna di cibo pronto online, Deliveroo.
"Ne segui' - aggiunge Polverini - una interrogazione parlamentare che riusci' a smuovere il ministero del Lavoro: 'Invieremo i nostri ispettori per i controlli' - dissero dagli scranni del governo. Ma ad oggi, a distanza di nove mesi qual e' il risultato? Una ulteriore protesta. Legittima, - commenta - in quanto si tratta di lavoratori subordinati ma senza un contratto nazionale di riferimento, quindi ferie non retribuite, no garanzia della malattia, retribuzione sotto qualsiasi minimo sindacale, nessuna tredicesima. Si tratta di rispettare i diritti minimi, non puo andare avanti questo far west a cavallo tra il lavoro e il mondo dell'online".