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A Sesto niente Festa del Sacrificio. Ma a Milano sì

A Sesto niente Festa del Sacrificio. Ma a Milano sì

La moschea abusiva di via Cavalcanti di nuovo al centro delle polemiche. Questa volta in occasione della Festa del Sacrificio, che prende il via oggi e rappresenta la ricorrenza islamica più importante, in quanto segna la fine del Pellegrinaggio alla Mecca. I cittadini della zona hanno denunciato un via vai di persone che si sono radunate nei locali per le celebrazioni, con tanto di  "addetto alla sicurezza" munito di pettorina che si occupava del traffico circostante il centro di culto. Ma a quanto pare senza nessuna autorizzazione. Anzi, già un anno fa l'esito di un sopralluogo congiunto di Polizia Locale e forze dell'ordine sulle condizioni di sicurezza di quei luoghi era stato trasferito all'autorità giudiziaria.

LA FESTA - Per tradizione si usa sacrificare un animale per poi offrirne la carne ai bisognosi, in ricordo del sacrificio di Ismaele, figlio di Abramo, che doveva essere sacrificato dal padre e invece venne graziato da Allah, che diede la possibilità ad Abramo di uccidere al suo posto un agnello. E proprio questo aspetto era già stato al centro di aspre polemiche visto il modo rituale di sgozzare gli animali in questione che hanno fatto insorgere le  associazioni animaliste. 

LA POLEMICA - Tornando a Via Cavalcanti i cittadini dello stabile che ospita il centro islamico più volte si sono rivolti alle autorità e ai politici milanesi perchè facessero qualcosa, ma dopo anni tutto è come prima. Affaritaliani.it Milano ha sentito il "Comitato legalità e sicurezza zona 2" che è impegnato nel denunciare questa situazione di disagio e pericolo: "Ogni venerdì una folla di persone si raduna per la preghiera in uno scantinato che non è adatto e non ha neanche le misure di sicurezza minime per ospitare tante persone. Polizia locale e vigili del fuoco dovrebbero intervenire subito per far chiudere tutto, vista la mancanza dei permessi. Non è una questione di razzismo, ma di sicurezza e di legalità". A ciò va aggiunto che durante l'estate lo spazio è stato anche utilizzato come una sorta di "centro estivo" per i bambini.

In agosto Matteo Salvini, con alcune decine di militanti leghisti aveva protestato insieme a un gruppo di residenti proprio davanti alla "moschea abusiva", chiedendo al sindaco Giuseppe Sala di intervenire per chiuderla: "Dio non voglia, ma qualora succedesse qualsiasi cosa sarebbe una strage. Non voglio trovarmi a piangere il morto", aveva detto il segretario della Lega.

"Questa mattina la zona di via Cavalcanti era letteralmente invasa da centinaia di musulmani riuniti per la festa del sacrificio. Ricordo che la moschea è abusiva e che la Regione Lombardia ha dato ai sindaci tutti gli strumenti urbanistici per chiudere i luoghi di culto irregolari. I sindaci della Lega Nord lo stanno facendo, il sindaco di Milano (del Pd) invece fa finta di nulla nonostante le promesse fatte in campagna elettorale". Così l'Assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali.

ISLAM, SARDONE: IN VIA CAVALCANTI TENUTA FESTA SACRIFICIO SENZA ALCUNA AUTORIZZAZIONE

Come segnalato da numerosi residenti, anche attraverso un video pubblicato su Affaritaliani.it - commenta Silvia Sardone, consigliere comunale di Forza Italia - in Via Cavalcanti si è tenuta la Festa del Sacrificio con centinaia di fedeli che si sono radunati, senza alcuna autorizzazione in uno spazio illegale. Di fronte a questo nuovo abuso ci si chiede veramente che ruolo abbia il Comune. Ormai i cittadini si sentono abbandonati, nonostante le promesse di Sala che aveva garantito la chiusura della moschea illegale. Di fronte a tali irregolarità i residenti sono esasperati, visto che ormai il Comune ha ufficializzato questo luogo di culto, nonostante gli abusi e i gravi problemi di sicurezza della struttura. Mentre a Sesto San Giovanni si fanno rispettare le regole e si agisce per il bene dei cittadini, a Milano addirittura si consentono clamorosi atti illegali in contesti abusivi. E' scandalosa la sottomissione della giunta ai voleri della comunità islamica, lasciando correre anche questa volta quando invece ai milanesi non sarebbe mai consentito. Solidarietà agli abitanti di Via Cavalcanti, sacrificati sull'altare del buonismo e del lassismo.

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