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Milano, gira armato di katana e minaccia la gente, fermato un ragazzo

Milano, gira armato di katana e minaccia la gente, fermato un ragazzo

Un giovane straniero, già noto alle forze dell'ordine, è stato fermato mentre brandiva una katana affilata e minacciava i passanti. Secondo quanto riportato da Milano Today il giovane è stato fermato in zona Corvetto.

In piazzale Ferrara i passanti vedono camminare un ragazzo con lo zaino in spalla, il berretto in testa e un'arma in mano quando alcuni finanzieri del Gruppo pronto impiego notano l'immigrato vagare armato per la sgtrada. Mostra katana e la punta contro alcune persone intente a riprenderlo con il cellulare.

"Grazie ai finanzieri delle Fiamme Gialle che stamattina a Milano, in piazzale Ferrara, hanno rischiato la loro vita per fermare un immigrato nordafricano violento, che si aggirava per le strade del quartiere Corvetto minacciando i passanti con una spada, una katana, ed un coltello". Lo dichiara Paolo Grimoldi, deputato della Lega e Segretario della Lega Lombarda.

"Per fortuna  - sottolinea Grimoldi - anche stavolta si è evitata una strage alla Kabobo grazie agli uomini delle forze dell’ordine: ricordiamo che un episodio analogo era accaduto poche settimane fa alla stazione Centrale, quando un immigrato somalo aveva aggredito i passanti con un machete, anche in questo caso era stato il tempestivo intervento di una pattuglia di agenti di Polizia ad evitare il peggio". 

"L’ennesimo episodio che fotografa alla perfezione l’immigrazione targata Pd arriva da piazzale Ferrara, dove ieri un nordafricano è stato fermato dalla Guardia di Finanza mentre girava per le strade con una lunga e affilata katana in mano, brandendola verso i passanti con fare minaccioso. Dopo i coltelli, i picconi e i macheti spuntano anche le katane in periferia: a quale arma dobbiamo arrivare prima che a Palazzo Marino si svegli qualcuno?”. Così Silvia Sardone, consigliere regionale e comunale del Gruppo Misto.

“Ringrazio gli uomini delle Finanza prontamente intervenuti per disarmare questo balordo, che tra l’altro ha pure reagito aggredendoli. Del resto non ci si può aspettare altro nel quartiere, il Corvetto, dove vengono di continuo imbrattati i muri con volantini e scritte piene di insulti contro le forze dell’ordine. Speriamo che quando Sala e compagni si accorgeranno che Milano non finisce entro la Cerchia dei Bastioni non sia troppo tardi: al Corvetto servono rapidissimi interventi in tema di sicurezza, i cittadini non possono più aspettare”.

 

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