Milano, la convention di Parisi continua a dividere il centrodestra
Milano, convention di Stefano Parisi in programma il 16 e 17 settembre: favorevoli e contrari
La convention di Stefano Parisi in programma il 16 e 17 settembre a Milano continua a far discutere le diverse e contrastanti anime del centrodestra, divise tra chi andrà e chi invece non vuole proprio saperne. Il tutto condito da motivazioni varie sul progetto politico di Parisi, già candidato - sconfitto - per la poltrona di primo cittadino milanese.
FAVOREVOLI - "Io a Milano da Parisi ci sarò eccome - Nel mio partito sono fra i meno presenzialisti. Vengo rimproverato per questo. Per la mia allergia ai convegni e alle Convention A Milano ci sarà molta gente. E di questo dobbiamo essere contenti perché dalle nostre parti qualche difficoltà di affluenza io la vedo e negarlo sarebbe sciocco. Berlusconi che e' geniale e generoso e non e' uno sprovveduto lo sa bene, ha capito tutto e ha chiesto un contributo a Stefano per allargare il nostro perimetro e tornare a vincere". Lo ha dichiarato il senatore di Fi Francesco Giro.
"I colonnelli di Forza Italia ? Non esistono. Mai esistiti. Siamo tutti - ha proseguito Giro- dei manovali. A Milano nessuno ci ha invitato perché tutti lo sono ma senza casacca e protagonismo. Io mi metto in fondo. Lo facevo quando sul palco c'era il mio Silvio Berlusconi . Figurarsi con Stefano . Nessun problema. E non credo neppure che i giornalisti siano interessati a un mio parere ma forse a quello delle migliaia di persone che verranno.
CONTRARI - "Io non ci vado a Milano, perchè con tutto rispetto credo che non sia necessario fare il pubblico...". Maurizio Gasparri spiega all'Adnkronos che non andrà alla convention organizzata da Stefano Parisi per il 16-17 settembre. Il vicepresidente del Senato dice di averne parlato con Silvio Berlusconi: "Berlusconi vuol vedere se Parisi è in grado di portare idee nuove, gente nuova e programmi nuovi. Il non andare è una forma di rispetto per la mission di Stefano. Sbaglia chi va lì invece, pensando che serva per accumulare crediti per la carriera come un corso di aggiornamento...''.
Gasparri non ha dubbi: ''La convention sarà partecipata perchè si svolge a Milano, posto grande e facilmente raggiungibile, perchè si avvale della benedizione di Berlusconi e dei mezzi di comunicazione a lui vicini e perchè sarà affollati da tantissima gente, che è gia' di Fi e vota per il centrodestra. Pertanto, sarà piu' interessante capire chi parla dal palco, per vedere se c'è un tasso di novita'. Ho parlato con Berlusconi di questo e lui ritiene giustamente che Parisi debba organizzare una convention che sul palco e in platea faccia vedere novità aggiunta, oltre il centrodestra, altrimenti non ha senso riproporre ciò che c'è. Che andiamo noi, non è funzionale allo spirito dell'iniziativa".