A- A+
Milano
Milano lancia “Tempo di libri”. La presentazione del salone dell’editoria
Tempo di libri: la presentazione

Si chiamerà Tempo di Libri il Salone del Libro di Milano. In una conferenza stampa affollatissima a Palazzo Reale, presenti il sindaco di Milano Beppe Sala, il governatore lombardo Roberto Maroni, il presidente di AIE Federico Motta e l’amministratore delegato di Fiera Milano Corrado Peraboni, è stata così presentata la fiera che tanto ha fatto discutere nel duello tra Milano e Torino. Importante, politicamente parlando, l’assenza del ministro Dario Franceschini, il titolare del dicastero alla Cultura che aveva cercato una mediazione impossibile e soprattutto che aveva tentato in tutte le maniere di mantenere la manifestazione sotto la Mole.

“Dal 19 al 23 aprile si terrà Tempo di Libri. I protagonisti dovranno essere i lettori, e anche quelli che lettori non sono più - ha spiegato il primo cittadino di Milano - E’ una sfida editoriale che si gioca a Milano, e Milano farà Milano. Ma è una sfida che vale per l’onero Paese. Vogliamo allargare la partecipazione a un settore, l’editoria, che non può rimanere indietro rispetto alla moda e al design. Spero che la città la sera esploda di energia, e di eventi”. Poi ha ricordato l’usanza spagnola per la quale durante la giornata mondiale del libro i librai regalano una rosa a chi acquista un volume.

Federico Motta, presidente degli editori, ha voluto sottolineare l’importanza del progetto: “E’ la cosa più importante che è avvenuta nell’ultimo anno. Non siamo arroganti come ci hanno descritto, ma vogliamo dare vita a un sogno. Vogliamo anche portare l’evento, a tappe, in alcune città ed aree del sud Italia a partire dal 2018. Fiera Milano ha sposato completamente e totalmente senza condizioni un progetto culturale ed imprenditoriale. Il nostro impegno è dedicato ai lettori e ai non lettori, che sono il pubblico al quale vogliamo rivolgerci e ci rivolgeremo”.

logo"Tempo di libri":<br>il logo
 

Corrado Peraboni, amministratore delegato di Fiera Milano: “Per chi organizza fiere annunciare una nuova manifestazione è sempre momento di contentezza. Ma questa manifestazione ha qualche motivo in più per renderci orgogliosi. Questo evento sarà più intimamente legato alla città. Un quartiere fieristico sotto molti aspetti riflette un territorio. Qualcuno ha storto il naso quando relativamente a una strisciante battaglia sul vino tra Milano e Verona, abbiamo concluso un accordo con Verona riconoscendo loro una specificità. Sul libro, Milano è sicuramente una città importante. Questo è un progetto a valenza nazionale. Non è solo il Salone del Mobile che esce dal quartiere fieristico ed entra in città. L’abbiamo fatto con Mi-Art, e lo faremo con la Bit. Ovviamente lo faremo anche con Tempo di Libri”.

Così Roberto Maroni: "Siamo vicini a Torino, siamo un'unica grande area: dobbiamo collaborare, unire gli sforzi, perche' non ha senso litigare su queste cose. Lasciamo al settore privato, in questo caso alle societa', scegliere dove andare, ma con Torino dobbiamo collaborare, per valorizzare le attivita', conviene sia a Milano che a Torino. Questa iniziativa conclude una vicenda complicata che ha suscitato polemiche territoriali tra Lombardia e Piemonte, con il governo che si è messo di mezzo. E’ stata risolta la questione con grande rispetto nei confronti dell’iniziativa di AIE, non abbiamo mai alzato i toni. Questo è il nostro stile che ha contribuito a portare a questo risultato. La vicenda si è conclusa e fare la fiera qua è utile anche per Torino. Ho parlato stamattina con il presidente Chiamparino: quella vicenda si può considerare conclusa. Partiamo con tutto l’entusiasmo necessario.” 

IL COMUNICATO UFFICIALE DELL'EVENTO
A Milano dal 19 al 23 aprile 2017 sarà Tempo di Libri. I padiglioni di Fiera Milano Rho ospiteranno la prima edizione della nuova Fiera dell’editoria italiana. Organizzata da La Fabbrica del Libro (una nuova società costituita da Fiera Milano e da Ediser, società di servizi dell’Associazione Italiana Editori, presieduta da Renata Gorgani e con amministratore delegato Solly Cohen), la manifestazione coinvolgerà in 35mila metri quadrati di spazi moderni e attrezzati editori, autori, bibliotecari, librai, studenti e lettori in un grande evento in cui si fonderanno tradizione e innovazione, rispecchiando quella dote che il libro ha dimostrato di possedere in secoli di storia: la capacità di rimanere sempre al passo con lo spirito dei tempi, accompagnando il progresso culturale e tecnologico. Se il tempo è il bene più prezioso che abbiamo a disposizione, l’unico in grado di dare valore, equilibrio e ritmo alla vita, Tempo di libri ci ricorderà quanti benefici si possono ricevere dal dedicarne una parte alla lettura. E lo farà attraverso una formula aperta, dinamica, interattiva, plurale.

Aperta a tutti i libri, tutto il pubblico, tutti i professionisti. La lettura sarà affrontata come fonte di intrattenimento, esplorazione personale, strumento di crescita (per il lettore e per il Paese); il programma si rivolgerà tanto agli appassionati quanto a chi non ha ancora scoperto la meraviglia dei libri. Ai professionisti saranno messi a disposizione spazi riservati. Dinamica nella forma e nei contenuti. La Fiera di Milano guarderà all’evoluzione dell’industria editoriale, non solo dedicando approfondimenti ai nuovi formati (e-book, audiolibri, applicazioni) ma riflettendo sull’idea complessiva del libro del secondo millennio: un oggetto non più analogico o digitale, ma che ormai abita contemporaneamente entrambe le dimensioni.

Interattiva nella sperimentazione di nuovi formati. Al pubblico non sarà chiesto di essere solo spettatore passivo di conferenze e presentazioni, ma sarà invitato a partecipare in modo diretto agli appuntamenti in programma. Ricreando nei padiglioni della Fiera quell’atmosfera di condivisione che è elemento caratteristico delle comunità di lettori sulle reti digitali. Plurale perché fondata sulla diversità. In Fiera saranno presenti editori grandi e piccoli, generalisti e specializzati gli uni accanto agli altri. La Fiera rivoluzionerà anche l’idea classica del “Paese ospite” dei saloni del libro, invitando un Territorio d’Italia (dal 2017) e un Territorio del Mondo (dal 2018): aree dalla forte identità culturale, geografica, linguistica, chiamate a presentare le proprie forme di narrazione, innovazioni industriali, politiche di promozione della lettura.

Tempo di Libri sarà un evento dalla spiccata dimensione internazionale: ideale punto di incontro tra operatori stranieri ed eccellenze nazionali. Ma un rapporto speciale sarà sviluppato con il territorio, a partire da quello di Milano: le librerie e le biblioteche della città (e della Lombardia) saranno coinvolte in una serie d’iniziative che confluiranno il 23 aprile nella Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore. La Fiera sarà aperta dalle 10 alle 19 e sarà accompagnata da una costellazione di appuntamenti serali, per la cui realizzazione si chiederà la collaborazione con BookCity. Sinergie saranno avviate con gli atenei (milanesi, lombardi e delle regioni vicine) e i centri studi, al fine di progettare iniziative innovative legate al mondo dell’università.

Una Fiera del Libro che guarda al futuro non può che rivolgersi con attenzione ai lettori di domani. I bambini e i ragazzi saranno i protagonisti del Programma 0-18, nel quale Tempo di Libri coinvolgerà direttamente le scuole. Gli appuntamenti dedicati ai lettori più giovani punteranno i riflettori su uno dei settori più vivaci dell’industria del libro in Italia, quell’editoria per ragazzi in cui operano non solo case editrici e scrittori, ma anche illustratori, poeti, musicisti e molte altre figure professionali. Tempo di Libri racconterà il libro in tutti i suoi formati e declinazioni, grazie a un programma elaborato su più livelli, con alcune aree principali coordinate da altrettanti responsabili: Chiara Valerio per il programma generale, Pierdomenico Baccalario per il programma 0-18, Giovanni Peresson per il programma professionale. I responsabili d’area definiranno i contenuti della Fiera, proponendo temi, inventando percorsi e individuando i protagonisti, e faranno parte di un più ampio Comitato Scientifico, coordinato dal presidente di La Fabbrica del Libro Renata Gorgani.

Tempo di Libri sarà una Fiera a immagine e somiglianza del libro: si confronterà con entusiasmo con le sfide della contemporaneità, omaggiando le esperienze di ciò che è stato con lo sguardo sempre rivolto a ciò che verrà. Sarà passato, presente e futuro: storia e racconto, prospettiva e visione. Durerà cinque giorni, ma nell’ambito di un più ampio progetto di promozione della lettura che Associazione Italiana Editori svilupperà sull’intero territorio nazionale: perché ovunque è sempre Tempo di Libri.
 
“Questo è un momento importante per tutti noi, un momento fondamentale per lo sviluppo del mondo del libro-ha commentato il Presidente di AIE Federico Motta-. Da oggi siamo allineati con la maggior parte delle esperienze internazionali in cui sono gli editori stessi a realizzare le loro fiere nazionali del libro. Ma Tempo di Libri vuole andare oltre. Vuole essere la Fiera dell’editoria italiana perché vuole parlare non solo a editori, lettori, bibliotecari, librai ma anche fortemente ai non lettori. Vuole parlare a tutti”.

“Costruire Tempo di Libri è entusiasmante-ha sottolineato la Presidente de La Fabbrica del Libro Renata Gorgani-. Editori molto diversi tra loro ci hanno già suggerito idee e progetti. I responsabili del programma si sono messi all’opera con lo sguardo aperto e la voglia di sperimentare. La Fiera sarà come un grande libro che si racconta nel suo farsi, con tutte le sue storie e i suoi linguaggi, e dove il pubblico, tutto il pubblico, sarà protagonista.”

“Tempo di Libri sarà una kermesse unica–ha detto Corrado Peraboni, amministratore delegato di Fiera Milano –poiché sarà in grado di arricchire culturalmente tutta la città di Milano, capitale dell’editoria e centro culturale. Il nostro progetto prevede infatti una manifestazione letteraria articolata e ricca anche di molti eventi in città. Milano aveva bisogno di un salone dedicato al mondo dell’editoria, noi siamo riusciti a colmare questo gap e oggi, finalmente, possiamo dire che abbiamo realizzato il nostro sogno”. “La Fiera del Libro-ha affermato Giuseppe Sala, sindaco di Milano -sarà una nuova occasione di crescita per Milano. La nostra città, infatti, ha nell’editoria una delle sue anime più rappresentative e trova nella capacità di coinvolgere milanesi e turisti un decisivo punto di forza. Quello che spero è che questo appuntamento, come succede già con gli eventi di BookCity e PianoCity e con il Fuorisalone del Design, contribuisca a rendere sempre più attrattiva Milano, punto di riferimento non solo per il nostro Paese, ma anche a livello internazionale”.

"La prima edizione della nuova Fiera dell'editoria italiana è una grande opportunità per Milano e per la Lombardia-ha dichiarato il Presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni-una partenza per guardare al futuro di un settore oggi in forte evoluzione. Siamo la regione al primo posto in Italia per il numero delle case editrici, rappresentano il 20 per cento del totale italiano. Il nostro obiettivo è quello di continuare in questa direzione e costruire sempre nuove possibilità di crescita"

Tags:
tempo di librisalone libro







Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.