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Milano
Milano, Rozza: “I migranti? Non sono emergenza sicurezza”
di Fabio Massa
 
Cento giorni di amministrazione. Cento giorni da assessore alla Sicurezza. Carmela Rozza fa il punto con Affaritaliani.it. E poi sulla politica: “Questa è una giunta di sinistra. La diversità con Pisapia? Là era presente una maggioranza con la sinistra ideologica. Ora siamo a trazione riformista”. L’INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT
 
Assessore Carmela Rozza, dopo 100 giorni qual è la situazione della sicurezza a Milano? Esiste una emergenza sicurezza?
Vorrei dire che ritengo Milano una città sicura. Certo però che ci sono sacche che necessitano di presidio e di controllo e di interventi mirati. Una delle zone su cui stiamo lavorando è quella di Rogoredo. Ho denunciato personalmente e pubblicamente la presenza di eroina. Una presenza che mi preoccupa molto. Altre zone su cui facciamo interventi mirati sono quelle della movida, dove si opera interforze. Anche perché la polizia locale non ha gli strumenti per fare la lotta al traffico di droga. 
 
E quindi?
Il nostro compito è controllare e presidiare il territorio. Ma per lo spaccio di droga occorre rafforzare le indagini rispetto ai produttori di morte. Perché se noi arrestiamo un pusher, questo viene subito sostituito da un altro. Bisogna andare alla fonte. 
 
Poi ci sono i parchi occupati…
Diciamo che è un problema serio in termini di presenze, meno grave in termini di sicurezza. Il problema dei parchi è più presunto che vero. La verità è che ci sono presenza di persone senza fissa dimora che dormono in giro per parchi e giardini. Non sono un fenomeno né bello da vedere né bello da vivere.
 
Faccio una domanda chiara: esiste una emergenza sicurezza legata ai migranti?
Questo no, non esiste. I migranti che arrivano in città cerchiamo di ospitarli tutti all’interno delle strutture. Quando hanno dormito all’esterno, comunque erano in un’area controllata: in tutti i centri di accoglienza abbiamo rafforzato la presenza della polizia locale. Spesso a tutela dei migranti, perché potrebbero diventare preda della malavita. Ma non ci sono solo i migranti: c’è un problema di presenza di senzatetto, non solo italiani, che dormono non solo nel centro della città ma in molti giardini. Questo crea uno scenario di abbandono molto negativo, anche se non un tema legato direttamente alla sicurezza. I clochard generalmente sono assolutamente inoffensivi. Però vorrei aggiungere un altro tema…
 
Prego.
Una delle cose che abbiamo fatto in questi 100 giorni è stato attivare e rafforzare un servizio per il quale appena arriva una segnalazione dei cittadini subito parte una pattuglia per verificare ed eventualmente intervenire. Dove abbiamo trovato bivacchi abbiamo sempre sgomberato. Però è anche giusto riflettere che se in un giardino ci sono 10 persone di colore che occupano le panchine parliamo di degrado e partono gli allarmi. Se invece sono di colore bianco, allora non c’è problema.
 
Parliamo di case popolari e di sicurezza.
Devo dire che mi trovo davanti a una cosa sorprendente. Ieri sono andata in zona 9 e mi hanno detto che non esiste un tema sicurezza nelle case popolari. I problemi sembrano che stiano tutti fuori, nei giardinetti. Che strano… Adesso non ci sono più problemi? Forse perché in zona 9 governa il centrodestra e quindi visto che le case sono di Aler, e quindi del centrodestra, spariscono tutte le problematiche? La riprova ce l’avrò con i prossimi incontri in zona 4 o in zona 7.
 
Parliamo di politica. Cento giorni di Giunta Sala. Una giunta di sinistra?
Certo! Noi siamo una giunta seria, una giunta riformista di sinistra, che è priva di parrocchie e che affronta i problemi per quello che sono. L’impostazione del sindaco Sala è quella della maggioranza. La differenza Pisapia-Sala non si può capire se non si spiega che è venuta meno una presenza ideologica della sinistra nella maggioranza che adesso è a trazione riformista.  E quindi l’impostazione è ovviamente diversa.
 
A proposito di sinistra, il Pd pare voglia anticipare il percorso che porta alle regionali. Lei che cosa ne pensa?
La politica va vissuta per fasi. La fase che viviamo oggi è quella del referendum sulla riforma costituzionale. Oggi per me c’è quello, non guardo al dopo.
 
@FabioAMassa
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