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Milano, Sala consegna Ambrogini: tutta la città è da premio
SCHIAFFO 3/ Giuseppe Sala, sindaco di Milano. Si ostina a metter piede al Giambellino, quella periferia che l'ha fischiato tre volte, facendogli anche perdere le staffe. E' successo in campagna elettorale, durante la prima giunta e l'altra settimana, quando è andato a presentare il piano di riqualificazione. Torni nei quartieri con qualcosa di concreto in mano. O rimanga chiuso nel Palazzo che conviene.

Milano, Sala consegna Ambrogini: tutta la città è da premio

Al Teatro Dal Verme il sindaco Sala ha consegnato i prestigiosi riconoscimenti: 36 nuovi benemeriti. Dalla Moratti ad Albanese. Sala: "Tutta la città è da Ambrogino".

LA CERIMONIA - "In fondo un po' tutta la Milano di oggi è da Ambrogino, pronta a dare il meglio di se per spostare il traguardo comune un po' più in là". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel suo discorso al Teatro Dal Verme, durante la cerimonia di consegna delle benemerenze civiche. "Il nostro obiettivo - ha aggiunto - è che tutti sentano sempre di più di far parte di una comunità generosa, perché Milano sia all'altezza di se stessa in tutti i suoi quartieri, anche in quelli che sembrano esclusi dalle opportunità migliori: è proprio lì che deve andare il nostro lavoro quotidiano e molto milanese".

A proposito della scelta dei premiati di oggi, "il Consiglio comunale ha scelto una varietà significativa di talenti ed energie di Milano. Rendono l'idea di ciò che è Milano. È un conforto per me contare su una città con tanta generosità e competenza. Un sindaco non può mai sentirsi solo, deve avere la capacità di ascoltare e considerare che ogni giorno ha questo valore intorno". Sala ha anche ricordato l'appuntamento del 12 dicembre durante il quale presenterà il programma per i prossimi quattro anni e mezzo: "Il 12 spiegheremo alla città quello che intendiamo fare, come immaginiamo la città del futuro, come lavoreremo per dare una città più verde e vivibile, di quanto la cultura e il welfare debbano essere sostenuti e, infine, qualcosa che lega tutte queste cose insieme: l'internazionalizzazione".

MORATTI: SONO COMMOSSA  - Letizia Moratti racconta di essersi "commossa" nel ricevere la medaglia d'oro delle civiche benemerenze, l'Ambrogino milanese, dalle mani del suo ex city manager, Giuseppe Sala. "Mi sono commossa - ha detto -. Sono profondamente grata, lo vedo come il riconoscimento di una vita di lavoro". "Sono felice che questo Ambrogino mi sia stato dato all'unanimita' perche' penso sia il segno di una citta' che riconosce il valore delle azioni delle persone di qualsiasi schieramento, al di la' delle appartenenze", aveva detto l'ex sindaco entrando al Teatro dal Verme.

"Questa e' una grande citta' - aveva proseguito -. Io ho ricevuto tante benemerenze. Questa della mia citta' e' forse quella che mi tocca e mi commuove di piu'". Nelle motivazioni del premio si sottolinea come l'ex sindaco ed ex ministro sia stata "sempre in prima linea nell'impegno sociale" anche come "cofondatrice della comunita' di San Patrignano". "Prima donna presidente e primo sindaco donna di Milano ha ottenuto che la citta' fosse sede di Expo", e' stato sottolineato. 

GLI ALTRI PREMIATI - Tra i premiati, standing ovation (e entusiasmo tra diversi alunni del San Carlo presenti) per don Gerenzani, da 26 anni "punto di riferimento" del collegio, premiato come "insegnante attento e aperto a una didattica innovativa". Grandi applausi anche per Antonio Albanese, che, "con i suoi lavori teatrali e cinematografici e' riuscito a raccontare le trasformazioni del nostro Paese coniugando comicita' e drammaticita'". "Tutta la sua attivita' professionale ruota attorno a Milano", si legge nelle motivazioni del premio, "non e' solo un artista, ma una persona dedita alla filantropia e da anni testimonial dell'Istituto dei tumori di Milano". Tra i piu' applauditi anche il compositore Mario Lavezzi, per i 40 anni di carriera che hanno "segnato la storia della musica italiana", l'atleta paralimpica non vedente, Arjola Dedaj, e la coppia omosessuale Paolo Jontof Hutter e Paolo Oddi (Hutter voce storica di Radio popolare e primo consigliere comunale "dichiaratamente gay"). 

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