Milano, Sala verso una fase di polemica regionale. Rumors
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, avrà un ruolo determinante anche nella partita delle elezioni regionali del 2023
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Il tempo passa, e non si muove foglia. Ci avevano detto che c'era la partita del Quirinale, e che poi la partita su Regione si sarebbe sbloccata. Ci avevano detto che sarebbe cambiata la politica. Per adesso, non si muove nulla. Anche sulla Regione Lombardia le questioni irrisolte paiono essere tutte là. Nel centrodestra c'è una incredibile fase di stanca, anche se tutti sanno che non si può riproporre la ricetta originaria di Formigoni 10 anni dopo. Occorre rivedere ogni processo, ogni cosa. Sanità privata va bene, e ai lombardi piace. Ma vanno corrette le storture. Indipendenza nei trasporti va bene, ma di problemi ce ne sono troppi. E poi il Covid: niente può essere come prima e la ricetta non può essere quella di trent'anni fa con altri interpreti. La questione della ricandidatura di Fontana o di quella di Letizia Moratti o di Guido Guidesi è assolutamente di secondo piano. Sul fronte centrosinistra il vero fulcro politico si chiama Beppe Sala. Il sindaco di Milano non si candida, e non appartiene al Partito Democratico, ma è chiaro che avrà un ruolo fondamentale anche nella partita delle Regionali. Secondo rumors potrebbe inaugurare presto una stagione di lotta dura contro la Lega in Regione, e questo non farà che alzare la conflittualità. Ma in questa polarizzazione emergerà qualche idea nuova? Oppure sarà un "sanità pubblica" contro "sanità privata", dove alla fine vince quest'ultima, elettoralmente, come da 25 anni a questa parte?
fabio.massa@affaritaliani.it
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