A- A+
Milano
Milano, sorpasso al mercato: la maggioranza degli ambulanti è straniera

Se in Italia oltre il 53% delle imprese attive nel commercio ambulante sono straniere, a Milano questa percentuale sale al 67,1% del totale.

Al mercato, per le strade e nelle piazze della Penisola sempre meno le bancarelle di italiani e sempre più imprenditori stranieri. Delle oltre 190mila imprese attive in Italia nel commercio ambulante, a giugno 2016, il 53,4% è gestito da imprenditori nati all’estero. Dai fiori alla frutta, dall’abbigliamento ai prodotti per la cura della casa e della persona, sono complessivamente più di 100mila gli imprenditori provenienti da tutto il mondo che commerciano “on the road” (+5,7% in un anno) sorpassando i colleghi italiani. Ci sono persino settori del commercio ambulante al dettaglio, come la vendita di bigiotteria e chincaglieria, in cui i connazionali rappresentano solo il 6% del totale delle imprese attive, si tratta di circa 1.400 ambulanti nati in Italia contro gli oltre 22mila imprenditori stranieri. Anche nel settore dell’abbigliamento, tra vendita di tessuti, vestiti e articoli tessili per la casa gli stranieri superano gli italiani (53,1%). Nell’alimentare resiste invece il “made in Italy”: nella vendita di prodotti ortofrutticoli gli stranieri sono solo l’11,8%, il 5% nel commercio ambulante di pesce, e il 4,9% nella vendita di carni.

La concentrazione più alta è in Calabria e in Sardegna, dove la quota di stranieri sul totale degli ambulanti raggiunge circa il 70%, e in Campania il 61,2%. Tra le prime venti province anche la Lombardia con Milano (6.233 stranieri, 67,1% del totale) e Sondrio (175 stranieri, 65,5%). In valori assoluti la patria degli affari per strada è Napoli, con 9.371 bancarelle di stranieri (+21,9% in un anno) su un totale di circa 16mila attività. È quanto emerge da una elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese.

Come affrontare l’emergenza migranti in Lombardia? Per il 38% dei lombardi, circa 2 su 5, è necessario definire delle quote di ingresso per ciascun Paese. Poi due fronti pesano più o meno allo stesso modo:  il 21% invoca la chiusura delle frontiere (1 su 5) mentre il 24% dei lombardi pensa sia un dovere esser solidale e accogliente con i migranti che arrivano in Europa. Solo per il 4% rappresentano un’opportunità economica di crescita per il Paese. Analizzando le fasce d’età sono giovani e anziani che vorrebbero maggiormente la chiusura delle frontiere. Anche se sono sempre gli under 35 ad essere i più solidali (28% contro la media del 24%). Le donne lombarde risultano essere più accoglienti degli uomini: il 28%, contro il 17%, pensa che la solidarietà sia la migliore risposta al fenomeno dei migranti.

Le famiglie più indigenti sono le più convinte della chiusura delle frontiere, la pensa così il 26% contro il 15% dei nuclei famigliari ad alto reddito. A livello territoriale, a chiedere la chiusura delle frontiere sono soprattutto le “piccole”  province lombarde. A Bergamo e a Milano c’è la percentuale più alta di chi ritiene che sia un dovere essere solidali e accoglienti (32%). Meno a Varese e a Monza e Brianza (rispettivamente 17% e 19%). è quanto emerge da un focus all’interno della indagine “Famiglie e estate 2016. Monza e Brianza e Lombardia”, realizzata dalla Camera di Commercio di  Monza e Brianza, in collaborazione con DigiCamere.

Tags:
mercato stranieri ambulantimercati lombardia stranieriambulanti stranieri milano







Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.