Milano, studentesse morte di meningite: "Uccise da stesso batterio al 99,9%"
Le due studentesse milanesi morte per meningite sono state uccise da "ceppi di meningococco C strettamente correlati"
Alessandra Covezzi e Flavia Roncalli, le due studentesse morte a Milano per meningite, sono state uccise da "ceppi di meningococco C strettamente correlati" . E' quanto si legge in una nota diffusa dall'agenzia di tutela della salute di Milano. Nella nota, pero', si precisa che dalle analisi disposte dopo la morte di Flavia "non e' possibile determinare con certezza l'identita' genetica con il ceppo segnalato a luglio", con la morte di Alessandra. E che comunque i due casi che, dalle analisi finora eseguite, non hanno "correlazione con i ceppi di meningococco responsabili del focolaio di casi di malattia invasiva in Toscana". "Regione Lombardia insieme all'Ats della Citta' Metropolitana di Milano, in maniera preventiva, si e' comunque mossa immediatamente proponendo la profilassi, contemplando anche la possibilita' che i due casi potessero essere correlati", fa notare l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera in una nota. "La profilassi proposta e le vaccinazioni rappresentano dunque un intervento adeguato anche nell'ipotesi di collegamento dei due casi". "Venerdi' 9 dicembre inizieranno le vaccinazioni per le 140 persone per i quali l'Ats ha previsto la somministrazione di vaccino -ricorda -. In merito alle numerose richieste di vaccinazioni che stiamo ricevendo, pur ribadendo che ad oggi non vi e' alcuna necessita' di una vaccinazione generale della popolazione, nei prossimi giorni definiremo le eventuali modalita' di gestione".
"UCCISE DALLO STESSO BATTERIO AL 99,9%" - "Possiamo dire che le due studentesse di Milano morte per meningite al 99,9% sono state uccise dallo stesso batterio, che appartiene a un sierogruppo molto diffuso in Italia". Lo afferma il presidente dell'Istituto Superiore di Sanita', Walter Ricciardi, riferendosi al caso delle due studentesse della Statale, morte per meningite nel giro di quattro mesi. "Non e' stato possibile l'isolamento del germe non avendo a disposizione il ceppo batterico ma solo il campione di sangue - spiega Ricciardi -. Si puo' comunque affermare che l'ultimo caso di Milano e' stato causato da meningococco dello stesso genotipo di quello di luglio, anche se non e' possibile fornire dati di identita' molecolare non potendo fare una tecnica che si chiama sequenzimaneto completo del genoma".