Milano, tragedia per un selfie: 15enne precipita da 25 metri e muore
Sesto San Giovanni, quindicenne sale sul tetto del centro commerciale per un selfie, precipita e muore
Si era arrampicato per gioco insieme ad un gruppo di amici tutti minorenni sul tetto del cinema Skyline al centro commerciale Sarca, a Sesto San Giovanni, il 15enne precipitato ieri sera per un tragico incidente intorno alle 22.30 in una condotta di aerazione alta 30 metri. Lo riferisce la Polizia di Stato che sta eseguendo le indagini.
Il gruppo di minori aveva scavalcato le recinzioni del centro commerciale per conquistare la cima dello Skyline e con un selfie di gruppo immortalare quel momento. Ma il gesto si è trasformato in tragedia. Mentre riscendevano l'adolescente non si è infatti accorto del condotto al livello del pavimento ed è precipitato. Gli amici del ragazzo hanno immediatamente chiamato i vigilantes che a loro volta hanno chiesto l'intervento immediato dei vigili del fuoco. Ardua la ricerca del giovane lungo la condotta. Una volta estratto dai vigili del fuoco, il 15enne è stato portato in condizioni disperate al Niguarda, dove è morto.
"Stavamo camminando e non l'abbiamo piu' visto. Abbiamo provato a chiamarlo al cellulare, ma non rispondeva". E' quanto emerge dai racconti degli amici di Andrea Barone, morto ieri notte dopo essere precipitato in una condotta dell'aria dal tetto del centro commerciale Sarca, a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano. I ragazzi - stando al racconto di un parente - nel pomeriggio erano andati allo stadio a vedere la partita. Andrea, che era anche capitano di una squadra di calcio locale, era tifoso dell'Inter e tesserato. Poi sono andati al multisala del megastore, quindi, per una bravata, hanno deciso di salire sul tetto: dal parcheggio, prendendo le scale di metallo antincendio, sono arrivati sul tetto, poi hanno salito altri tre gradini e si sono trovati vicini al parapetto. Si sono sporti, forse, per riuscire vedere un concerto che - stando a quanto riferito - si stava svolgendo nel locale all'aperto adiacente al centro commerciale. Il vuoto del grosso tubo della condotta non era visibile al buio, ed e' li' che Andrea e' precipitato: in uno spazio largo circa 1 metro e quaranta.
Il padre: "Voglio verità e giustizia". Inchiesta per omicidio colposo
Alessandro Barone, padre di Andrea, ha commentato: "Voglio verità e giustizia per mio figlio. Non era un amante dello sport estremo, a 15 anni era già un uomo. Invece di proteggere i colossi che cerchino la verità, una botola di un metro e mezzo aperta su un tetto non ci deve essere". La procura di Monza ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo, al momento non ci sono indagati, ma l'intento dei magistrati, spiega il procuratore di Monza Maria Luisa Zanetti, è "accertare se vi siano state o meno responsabilità".
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