Minori, uscire dalla violenza si può. Parla il pm Pietro Forno
Cosa spinge un pedofilo a colpire le sue vittime? Ecco come si può uscire dalla violenza sui minori
Cosa spinge un pedofilo a colpire le sue vittime? Il soggetto abusante come deve essere trattato? Sono alcuni dei temi che sono stati trattati in Regione Lombardia nell'ambito del convegno "Uscire dalla violenza si può" voluto e organizzato dal difensore regionale lombardo dei detenuti, Carlo Lio e dall'associazione Sicura di Gallarate. Molti gli esperti che hanno preso parte all'incontro: il Pm Pietro Forno, il criminologo clinico Paolo Giulini e tre psicoterapeuti Claudio Foti, Dante Ghezzi, e Sara Racalbuto. Molti i temi emersi. A partire dall'esigenza di comprendere che il pedofilo può essere aiutato dalle istituzioni ad uscire dalle condizione di recidività in cui spesso inciampa con patologica frequenza. La premessa innanzitutto: l'obbligo di dover essere sottoposti ad una pena da scontare che è appunto il prologo di un lungo processo di necessaria rieducazione e di responsabilizzazione.
Sia il Prof.Giulini sia il Pm Pietro Forno hanno insistito proprio su questa condizione. Non esiste possibilità di aiutare un pedofilo a superare i propri problemi - spesso un soggetto abusante è stato a sua volta abusato - senza che venga ricondotto alla necessaria consapevolezza di dover pagare per il danno cagionato e per poter avere la chance di essere aiutato dentro un percorso riabilitativo. "Prima di tutto cerco il colpevole e le sue responsabilità" mi ha detto il Pm Forno. A ruota seguito dallo stesso Prof. Giulini il quale, pur ribadendo che la messa alla prova può essere una strada perseguibile per alcuni pedofili, soprattutto quando minori, ritiene che chi pone in essere abusi contro minori debba assolvere come primo passo a scontare una giusta pena. Ecco cosa mi hanno detto i protagonisti.
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