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Milano
Mobike lascia il Regno Unito? Free float a rischio a Milano
MoBike

di Fabio Massa

Brutte notizie dal Regno Unito per le Mobike, le biciclette arancio e argento che anche a Milano sono ad ogni angolo delle strade. Bruttissime, e anche in Italia chissà che cosa succederà, considerato che le "bici cinesi" del free floating, ovvero senza rastrelliera né punti di prelievo, sono state colpite durissimo dai vandali. Ma torniamo alla terra Uk. Secondo un articolo del Guardian, ripreso dall'influencer Giacomo Biraghi, le "dockless bike" potrebbero ben presto andare via dalle strade di sua Maestà. La motivazione la spiega Steve Milton, il portavoce della compagnia cinese, che funziona perfettamente in Oriente e che ha in pancia i soldi (tanti soldi) dei fondi di investimento. Il 10 per cento delle 2000 biciclette di Manchester sparisce. Il 10 per cento ogni mese. Ogni mese: "Le perdite non sono sostenibili - ha spiegato Milton - A un certo punto dovremo tracciare una linea". E fare i conti, beninteso. Mobike è già in uscita da tutta una serie di città inglesi. Il motivo è sempre lo stesso: troppo vandalismo. Gente che stacca il blocco, disabilita il Gps e si porta a casa la bici. O la butta qui e là, vandalizzandola. Il Guardian scomoda anche gli esperti universitari. Spiega Jenny Frost, professore alla Manchester Metropolitan University, che paragona il vandalismo sulle biciclette ai graffiti.

Insomma, Mobike sta valutando se il Regno Unito sia ancora un buon investimento. E Milano? Pare ci siano le stesse preoccupazioni, visto che Evlonet, la società che distribuisce e gestisce le "cinesi" in Italia ha addirittura ingaggiato dei vigilantes e - in più - ristretto le zone di deposito al centro della città, levando il servizio da alcune periferie. Causando l'ira del Comune, che ha protestato: "Non era negli accordi, così si escludono i quartieri periferici". Intanto, la stessa Mobike non ha partecipato al bando della Città Metropolitana per espandere il servizio al primo hinterland milanese: troppi rischi, troppi buchi neri, troppo poca sicurezza. Un po' come nel Regno Unito. Ma c'è di più. Perché se le Ofo e le Mobike sono alle prese con un mercato ben differente, con vandalismi più numerosi e marcati, rispetto all'ordinato stile cinese, anche il Comune deve far di conto. Perché Clear Channel, la società che gestisce il BikeMi, ha segnato un calo dei prelievi di 140mila unità. Con un vandalismo cresciuto all'11 per cento rispetto al 9 per cento del 2017.

fabio.massa@affaritaliani.it

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