Mobilità, il nuovo piano regionale. Pd critico: "Tradito il Patto per Milano"
Regione Lombardia: la maggioranza approva il nuovo piano mobilità, con interventi per 37 miliardi di euro. Ma le opposizioni attaccano
Piano della Mobilità regionale: semaforo verde dal Consiglio regionale, che aggiorna così un documento che risaliva al 1982. Sono stati 39 i voti favorevoli e 26 i contrari. Le opere previste per i prossimi anni hanno un valore economico complessivo da 37 miliardi di euro: 22 di questi per le ferrovie, 15 per strade ed autostrade. Tredici miliardi sono già finanziati, altri venti dovranno essere stanziati in futuro.
AUTOSTRADE: 315 CHILOMETRI IN PIU' - Sul fronte autostradale, previsti 315 nuovi chilometri con il completamento della Pedemontana, la terza corsia della Milano-Meda, il completamento della tangenziale nord di Milano, il raccordo tra la A4 per Venezia e la tangenziale est, il collegamento relativo con Brebemi, la riqualificazione della Paullese e i sistemi di accessibilità a Valtellina e Malpensa.
FERROVIA E METROPOLITANA - Sul fronte del trasporto su ferro, la prorità è la tratta Arcisate-Stabio, poi c'è il raddoppio della Milano-Mortara, interventi strutturali con un nuovo collegamento tra Porta Garibaldi e Centrale, nuovi treni da acquistare per oltre un miliardo di euro. Quindi, il completamento della linea metropolitana M5 da Bignami a San Siro, la tratta Lorenteggio-Linate della M4, il prolungamento della M1 sino a Monza Bettola, della M2 sino a Vimercate e della M3 sino a Paullo.
MINORANZE CRITICHE: "BOCCIATO IL PATTO DI MILANO" - Il relatore del documento Fabio Altitonante, Fi, parla di un piano "valido per i prossimi venti anni" e che ha cercato di "mettere insieme tutte le pianificazioni di ferrovie, strade, autostrade e metropolitane, dando una visione unitaria strategica delle infrastrutture". Forti le polemiche della minoranza. Così Onorio Rosati, Pd: "La maggioranza ha bocciato emendamenti mirati per lo sviluppo del trasporto pubblico locale del capoluogo e "bocciato, così, il Patto per Milano". Riferimento alla bocciatura degli emendmenti relativi al prolungamento della M1 ai quartieri di Baggio, Olmi e Valsesia, al recupero tecnologico della M2 e allo sviluppo delle metro tramvie urbane di Milano con il superamento delle barriere architettoniche. "Maroni non si lamenti se poi non viene coinvolto nelle scelte strategiche", ha attaccato Alessandro Alfieri. I cinque stelle hanno parlato di un "piano kamikaze". La replica dell'assessore Alessandro Sorte è: "Noi siamo la Regione del fare e rivendichiamo l’idea che abbiamo della Lombardia. Siamo gli unici ad aver investito 400 milioni di euro di fondi nostri per il trasporto pubblico locale".