Modella rapita a Milano torna in lacrime sui luoghi del sequestro
Chloe Ayling ha accompagnato gli inquirenti a Milano e nel Torinese mostrando i luoghi in cui fu rapita e segregata lo scorso luglio
Modella rapita a Milano torna in lacrime sui luoghi del sequestro
La 20enne modella inglese Chloe Ayling ha accompagnato gli inquirenti nei luoghi del suo rapimento avvenuto tra l'11 ed il 17 luglio scorso, dall'indirizzo milanese in via Ripamonti che pensava fosse uno studio fotografico, e dove è stata invece sequestrata, alla baita in Piemonte dove è stata trattenuta dal 30enne polacco Lucasz Herba. L'uomo, residente a Birmingham, ha ammesso di avere rapito la giovane per metterla all'asta sul deep web. "Mi era arrivata una email con l'indirizzo di quello che mi era stato detto essere uno studio fotografico - ha spiegato la ragazza in lacrime durante il sopralluogo - ma quando sono arrivata qui la porta era chiusa. Così ho chiamato il numero di telefono che era indicato nella email e qualcuno mi ha aperto". A quel punto la modella è entrata nell'appartamento e ha fatto qualche metro lungo il corridoio. "Ricordo che sulla porta di una stanza c'era una targa con scritto studio fotografico", ha aggiunto. "Stavo per aprire questa porta ed è qua che mi hanno aggredita alle spalle". Herba l'avrebbe quindi obbligata ad entrare in un trolley caricandola in auto e conducendola nel Torinese. Secondo gli inquirenti Herba è un "mitomane avventuriero" che voleva accreditarsi neldeep web. Con il fratello aveva chiesto al manager ed ai familiari della giovane un riscatto, inizialmente di 300mila e poi di 50mila euro.