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Milano
La Consulta boccia la legge anti-moschee. Maroni: "Sinistra esulta"

"La Consulta ha bocciato la nostra legge che regolamentava la costruzione di nuove moschee. La sinistra esulta: Allah Akbar". Lo scrive sul suo profilo Twitter, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. Si tratta della norma varata un anno fa dalla regione che prevedeva una stretta sulle moschee e contro la quale il governo aveva fatto ricorso.

Dura anche la presa di posizione del leader della Lega, Matteo Salvini: "Consulta boccia la legge di Regione Lombardia che impone limiti e regole per moschee e altri luoghi di culto. E brava la Consulta islamica". 

“La comunità islamica di Milano e Monza, per bocca del suo coordinatore Davide Piccardo, sta già chiedendo un’accelerazione per la realizzazione delle moschee a Milano sostenendo testualmente ‘che adesso il Comune di Milano non ha più scuse per l’assegnazione delle aree per la costruzione delle moschee’. Ora a Roma saranno contenti, Renzi e i suoi amici giudici, di questo via libera all’islamizzazione di Milano e della Lombardia, perché a breve, dopo la comunità islamica di Milano, si sveglieranno con analoghe richieste di edificazione di nuove moschee anche quelle di Brescia, di Bergamo e via andare. E di questo saranno certamente contenti il Pd lombardo e la sinistra lombarda, che infatti stanno già esultando per la bocciatura della legge regionale sui luoghi di culto da parte delle Consulta, anche perché così potranno incassare fin da subito, già alle prossime elezioni amministrative, i voti delle comunità islamiche. Benissimo, compagni, avanti con l’edificazione delle nuove moschee a Milano come invoca Piccardo, senza perdere altro tempo, alla faccia dei cittadini milanesi che, se potessero esprimersi, direbbero certamente no a sostituire i nostri campanili con i minareti.” Lo affermano l’on. Paolo Grimoldi, Segretario della Lega Lombarda e deputato della Lega Nord, e Davide Boni, segretario della Lega Nord Milano.

Il capogruppo in Regione Lombardia della Lega Nord, Massimiliano Romeo, ha annunciato, dopo la bocciatura da parte della Consulta della legge lombarda sui nuovi luoghi di culto detta 'anti-moschee', che verrà presentato "un nuovo progetto di legge con opportune modifiche che otterrà il medesimo risultato del provvedimento impugnato dal governo Renzi, ovvero dare delle regole certe e chiare per la realizzazione dei luoghi di culto, moschee comprese".

Davide Piccardo, coordinatore e portavoce del Caim (il coordinamento associazioni islamiche di Milano e Monza e Brianza), ha espresso "grande soddisfazione" per la bocciatura da parte della Consulta della legge della Regione Lombardia sulla costruzione di nuovi luoghi di culto detta 'anti moschee'.


IL PD - “La bocciatura da parte della Consulta non ci sorprende affatto, anzi era più che prevedibile. Sotto il profilo politico conferma ancora una volta l’incapacità di Maroni e della sua maggioranza di produrre buone leggi che resistano al vaglio della Costituzione. Il provvedimento che lui e l’assessore Beccalossi tanto difendono è pessimo: non fa nulla per combattere l’abusivismo e per come è stata scritto incentiva il proliferare di situazioni opache. Dalle dichiarazioni fatte a caldo da Maroni traspare quello che è il vero intento della Lega: strumentalizzare, per soli fini elettorali, un tema molto delicato quale la libertà di culto trincerandosi dietro la disciplina urbanistica. Attendiamo di conoscere le motivazioni della Consulta, ma questa bocciatura dimostra l’inadeguatezza della Giunta Maroni a guidare la Regione Lombardia quotidianamente al centro di episodi che gettano cattiva luce sull’istituzione. E’ un ulteriore tassello che si somma alla lista delle motivazioni che martedì prossimo ci spingeranno a chiederne le dimissioni”. Lo dichiara il capogruppo regionale del Pd Enrico Brambilla in merito alla bocciatura da parte della Corte costituzionale della legge della Regione Lombardia sulle moschee.

FRATELLI D'ITALIA - “La bocciatura della legge sulle moschee ha impatto zero a Milano. Le strutture di via Esterle e di via Sant’Elia ex Palsharp, tanto desiderate da Majorino e dal centrosinistra, devono tornare in consiglio comunale e lì staremo giorno e notte. Contando che la legislatura dura ancora un paio di mesi, non ci sarà tempo per approvarle. La  legge Regionale 12/2005, ancora in essere, all’articolo 72 descrive i rapporti di pianificazione comunale, precisando al comma 1 come nel piano dei servizi e nelle relative varianti le aree che accolgono attrezzature religiose debbano essere specificatamente individuate, dimensionate e disciplinate sulla base delle esigenze locali. La deliberazione del Comune 2010/2014 non permette in alcun modo di evidenziare riferimenti al piano dei servizi in base a identificazione area, dimensionamento e disciplina quindi si rende necessaria una nuova delibera del Pgt. A questo punto, una volta tornati in Aula, faremo le barricate. Entro i due mesi che rimangono al centrosinistra non verrà dato il via ad alcuna moschea. Sala però dica chiaramente se, in caso di vittoria alle Comunali, insisterà sulle due moschee a Milano e, se sì, dove intende metterle. Dica chiaramente se proseguirà sulla strada del bando di Majorino in via Esterle e  via Sant’Elia. Vorremmo capire anche come fa l’Ncd a votare in Regione la legge insieme col centrodestra, ma a Roma appoggiare il Governo che la impugna”. Lo dichiara Riccardo De Corato, ex vicesindaco di Milano e capogruppo di Fratelli d’Italia–Alleanza Nazionale in Regione. 


PASSERA - Sulle moschee sia a destra sia a sinistra sono state portate avanti politiche sbagliate e la decisione della Consulta ne è la conferma. Servono moschee piccole, ufficiali, sul territorio cittadino, che diano tutte le garanzie di provenienze e gestione trasparenti”. Così Corrado Passera, candidato sindaco a Milano con una propria lista civica indipendente, commenta la bocciatura della legge regionale sui luoghi di culto da parte della Corte Costituzionale.”La politica della destra populista – prosegue Passera – si è rivelata un errore perché vietare di fatto ai musulmani l’apertura di moschee ufficiali, oltre a essere incostituzionale in quanto limita la libertà di culto, favorisce il proliferare di moschee clandestine incontrollabili. Così come è un errore realizzare una grande moschea, come vorrebbe fare la sinistra al vecchio Palasharp. Come pure è stato un errore gravissimo assegnare in funzione delle offerte economiche. Impostazioni che si portano dietro il rischio di facilitare l’estremismo”. “Noi – conclude Passera – siamo favorevoli a garantire la libertà di culto, ma con piccole moschee sul territorio, approfondendo con estrema attenzione la natura degli interlocutori e delle associazioni incaricati di gestirle, accertandone la trasparenza, la provenienza dei finanziamenti e l’estraneità da gruppi e organizzazioni fondamentaliste. Nessuna tolleranza ovviamente verso le moschee illegali che favoriscono l’integralismo. Chiederemo anzi alle comunità straniere a Milano di collaborare per denunciare e prevenire gli eventuali comportamenti illegali o potenzialmente pericolosi”. 

M5S-  Eugenio Casalino, consigliere regionale del M5S Lombardia, plaude alla decisione della Consulta di bocciare "la vergognosa legge regionale": "Non ci voleva un esperto per capire che quel testo violava in più punti la Costituzione Italiana sul diritto di culto, come ricordato in ben tre pareri dell’ufficio legislativo del consiglio regionale e ignorato dalla maggioranza, così come la voce di Anci Lombardia e delle undici confessioni religiose audite, compresa quella cattolica. Insomma archiviamo finalmente una legge idiota e propagandistica che avrebbe prodotto solo problemi".

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