Niguarda, sperimentazione per ridare il senso del gusto a chi lo ha perso
Al NeMo Clinical Research Center dell’ospedale Niguarda di Milano è in corso la sperimentazione “Memo di sapori”, la prima in Italia per ridare il senso del gusto del cibo a tutti i malati colpiti da patologie neuromuscolari, come la Sla e la Sma, che non possono più assumere alimenti.
L’idea è venuta a Paolo Palumbo, aspirante chef di 19 anni, colpito dalla Sla ancora diciassettenne, che ha inventato dei tamponi odontoiatrici di spugna, a quattro facce, in grado di assorbire essenze, realizzate attraverso la cucina molecolare, che riproducono il sapore di alimenti e bevande. I tamponi possono assorbire fino a quattro gusti, che, mescolandosi, danno la sensazione di star gustando anche piatti complessi, come per esempio la pasta alla carbonara o il tiramisù.
Il NeMo Clinical Research Center è una nuova struttura di ricerca, inaugurata lo scorso aprile all’interno del Centro clinico NeMo, polo di eccellenza per le malattie neuromuscolari all’ospedale Niguarda. È costituita da 650 metri quadrati di laboratori e da una palestra di 120 metri quadrati per la riabilitazione, dotata di “robot fisioterapista”, di braccio meccanico che supporta il movimento del paziente e di occhiali “smartglass” che consentono di guidare la carrozzina con il movimento degli occhi.