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Nolostand, giudice: Nastasi legato a Matteo Messina Denaro

Fiera Milano, giudice: Nastasi legato a Matteo Messina Denaro

Giuseppe Nastasi, titolare di fatto del consorzio Dominus, società che ha lavorato "esclusivamente" con la controllata di Fiera Milano Nolostand, fatturando in tre anni "oltre 20 milioni di euro" e "diventando nel giro di pochi mesi referente unico per vari Paesi partecipanti a Expo", "ha volontariamente agito con la finalità di agevolare la mafia". Lo ha scritto il gup di Milano Alessandra Dal Corvo nelle motivazioni della sentenza con la quale, il 3 febbraio scorso, ha condannato con rito abbreviato Nastasi a 8 anni e 10 mesi di carcere. Nelle oltre 200 pagine di motivazioni, il gup sottolinea come Nastasi abbia preso "esplicitamente in considerazione" la possibilità di mettere la sua attività "a disposizione e al servizio di un soggetto del calibro mafioso di Matteo Messina Denaro".

A parlare dei legami tra Nastasi e il boss di Castelvetrano è stato anche il pm titolare delle indagini, Paolo Storari,nel corso della sua requisitoria. Storari aveva anche depositato alcuni atti per dimostrare come l'imprenditore e il suo ex "braccio destro" Liborio Pace (che ha scelto il rito ordinario) avessero un atteggiamento da "intranei" all’entourage del super latitante. Nastasi e Pace, inoltre, per il gup, avrebbero rapporti molto solidi con le famiglie di mafia della provincia di Enna e di Trapani. Il titolare del consorzio Dominus, in particolare, sarebbe il "punto di riferimento a Milano degli interessi economici" delle cosche.L'inchiesta, condotta dal procuratore aggiunto della Dda di Milano Ilda Boccassini e dal pm Paolo Storari, ha mostrato come il consorzio Dominus fosse in realtà un "sistema" di società "cartiere" che producevano fatture false e "fondi neri". Denaro che poi veniva in parte inviato in Sicilia.

Una volta scoperto il meccanismo, la Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano ha deciso di commissariare Nolostand, poi il settore allestimento stand del gruppo di piazza Carlo Magno, infine diversi settori strategici della società quotata in Borsa. Che tuttavia non è stata commissariata in toto come aveva chiesto la Procura. Per il gip Alessandra Dal Corvo, infatti, Nastasi ha dimostrato una "particolare abilità" nel creare "un meccanismo illecito sofisticato" che ha consentito da un lato "l’accumulo di ingente ricchezza" e dall’altro di finanziare le cosche. Nastasi, inoltre, è una persona "di elevata pericolosità sociale, in quanto ideatore e promotore di un sodalizio criminoso strutturato per operare in modo duraturo, programmato e continuato attraverso condotte di evasione fiscale e di riciclaggio e con una palesata capacità di infiltrazione nella realtà imprenditoriale lombarda" negli appalti legati a Fiera Milano ed anche in occasione di Expo.Il giudice ha anche riconosciuto a Fiera Milano e Nolostand, rappresentate dall'avvocato Enrico Giarda, e al Comune di Milano, rappresentato dall’avvocato Maria Rosa Sala, risarcimenti da quantificare . L'eco mediatica dell'inchiesta, sottolinea ancora il gup, si traduce "in un evidente disincentivo agli investimenti, essendo fatto notorio che la presenza di infiltrazioni mafiose in seno al settore degli appalti compromette la libertà e l’autonomia imprenditoriale e vanifica i criteri della libera concorrenza".

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