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Milano
Omicidio di Tiziana Pavani, 32enne confessa: "Uccisa per un prestito"

"L'ho uccisa perche' mi doveva 2.450 euro". A meno di 48 ore dal delitto ha un nome e un volto il presunto omicida di Tiziana Pavani, la segretaria d'asilo di 55 anni assassinata nel suo appartamento di via Bagarotti 44, nella periferica zona di Baggio a Milano. Luca Raimondo Marcarelli, 32 anni, ha confessato nella notte di venerdì messo alle strette dagli investigatori (il Pm Letizia Mannella e gli agenti della Squadra Mobile guidati da Lorenzo Bucossi) che avevano gia' accumulato indizi e prove che lasciavano pochi dubbi.

Il ragazzo l'ha colpita con una bottiglia piena mentre dormiva, alle 4.30, nel cuore della notte tra mercoledi' e giovedi' e poi l'ha soffocata con un cuscino. Ha aperto infine i fornelli della cucina per far uscire il gas in un disperato tentativo di depistare le indagini. Un'ora dopo, alle 5.30, ha cercato a modo suo di riscuotere il credito prelevando 500 euro con il bancomat che le aveva rubato. Proprio il prelievo pero', ha portato gli uomini della polizia al giovane. Le indagini si erano subito indirizzate nella cerchia dei conoscenti di Tiziana e le immagini riprese dalle telecamere delle filiale hanno fatto chiarezza. L'uomo e' stato riconosciuto dal giubbotto e dalle scarpe. Il tesserino del bancomat e' stato quindi ritrovato, rotto a meta', nella spazzatura del condominio in cui vive l'assassino. A soli pochi isolati dall'appartamento in cui abitava Tiziana.

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