Ore decisive per Formigoni. Giovedì rischia il carcere
Il Celeste rischia di finire in carcere se la Cassazione confermerà la condanna per l'accusa di corruzione
Ore decisive per Formigoni. Giovedì rischia il carcere
È giovedì il giorno della verità per l’ex governatore lombardo Roberto Formigoni. Il Celeste rischia di finire in carcere se la Cassazione confermerà la condanna per l'accusa di corruzione maturata nell'ambito dell'inchiesta sui presunti fondi neri del polo sanitario Fondazione Maugeri e dell'ospedale San Raffaele. Stando ai calcoli della Procura di Milano, l'eventuale pena sarebbe piu' bassa rispetto ai 7 anni e mezzo che sono stati inflitti in appello, il 19 settembre dell'anno scorso, all'ex Presidente della Regione Lombardia per quasi 20 anni. Dovrebbero infatti prescriversi le accuse relative all'ospedale San Raffaele, determinando un abbassamento della possibile pena.
In primo grado, il 'Celeste' era stato condannato a sei anni, poi aumentati a sette anni e mezzo, pur col venir meno dell'accusa piu' grave, quella di associazione a delinquere. Tuttavia, per la legge 'spazza - corrotti', Formigoni potrebbe finire in carcere qualunque sia l'entita' della pena che gli dovesse essere inflitta perche' il reato di corruzione e' inserito tra quelli cosiddetti 'ostativi' che impediscono di chiedere misure alternative al carcere. Avendo poi piu' di 70 anni, l'ex Presidente potrebbe in seguito chiedere la detenzione domiciliare ma dovrebbe dimostrare che le sue condizioni sono incompatibili con la prigione.
Per l'ultimo grado di giudizio, Formigoni si affida all'avvocato Franco Coppi, che provera' a ottenere una sentenza di annullamento con rinvio a Milano. In questo caso, il 'Celeste' potrebbe contare sulla prescrizione di tutte le accuse che scatterebbe a luglio. In pochi mesi sarebbe molto improbabile la celebrazione di un nuovo processo d'appello e di un'altra Cassazione.
Commenti