A- A+
Milano
Palazzo Marino, la rivolta delle segretarie: "Basta schiamazzi e confusione"

di Fabio Massa

Una piccola rivolta delle segretarie si sta verificando a Palazzo Marino. Secondo quanto può riferire Affaritaliani.it Milano, le operatrici che lavorano al secondo piano, dove c'è la sala riunioni dei gruppi consiliari, hanno dovuto mandare una mail a tutti i consiglieri nella quale si invita a fare meno chiasso e soprattutto a prenotare gli spazi comuni in anticipo: "E' dal nuovo mandato - spiegano le segretarie nella missiva - che la sala riunioni al secondo piano viene spesso occupata in primis senza prenotazione ma soprattutto chi la utilizza fa sempre un sacco di rumore impedendo il regolare svolgimento del nostro lavoro".

A ribadire che il problema esiste e va risolto, anche gli uffici della presidenza del consiglio comunale, che sono dovuti intervenire ricordando le procedure di registrazione. Ma chi sono i maggiori indiziati dei "fattacci"? Pare che buona parte dei sospetti si appuntino una serie di esponenti di centrodestra e segnatamente vicini alla lista Parisi che, secondo le malelingue, non avendo sedi di partito a cui "appoggiarsi", sfruttano in modo intensivo gli spazi comuni di Palazzo Marino. Tuttavia, c'è anche chi dice che il gruppo Parisi non centra nulla e che è un malcostume decisamente più generalizzato e radicato negli anni. Ad ogni modo, le uniche vittime sembrano essere le povere segretarie che, tra schiamazzi e intemperanze, sono state costrette a mettere nero su bianco la lettera di proteste.


fabio.massa@affaritaliani.it

Tags:
segretarie palazzo marinogruppi consiliari milano







Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.