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Milano
Paolo Polli, il capopopolo dei ristoratori che vuole fare il sindaco di Milano

Paolo Polli, il capopopolo dei ristoratori che vuole fare il sindaco di Milano

Ci crede davvero di poter diventare sindaco? “Mi dicevano che era impossibile anche mettere 24 spine di birra in un locale, poi tutti mi hanno seguito”. Si accampa in tenda all'Arco della Pace a Milano per protestare contro le multe da 400 euro ai ristoratori e lì incontra Daniela Santanché e Matteo Salvini che gli portano solidarietà. Poi fa lo sciopero della fame. Di 47 giorni, dice. Va in televisione. È amato dai conduttori di talk e annuncia di correre nel 2021 per Palazzo Marino.  Ma di chi stiamo parlando ? Di Paolo Polli - in un ritratto che gli fa true-news.it - l'uomo che è diventato simbolo della protesta dei ristoratori che dal capoluogo della regione più colpita dal Covid inveiscono contro le misure del governo che “ci ammazzano”.

A Milano Polli ha costruito un impero – prima di vederlo crollare – nel campo della ristorazione. Arrivando ad avere 13 locali fra cui la catena BQ che ha rivoluzionato il settore delle birre artigianali. L'ultima sua creatura in ordine di tempo? “L'Ambaradan Pizza” dove si è inventato anche un nuova formula di pagamento. Il prezzo? Lo stabilisce il cliente in funzione del giudizio sulla serata a cena fuori. Chissà se verrà premiato anche dal giudizio degli elettori durante le prossime elezioni milanesi.

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