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Milano
Parisi, effetto-Passera: cade il veto FI sul suo nome nel simbolo
Stefano Parisi

"Salvini ha commesso un errore evidente. Il Capo dello Stato si rispetta": così il candidato sindaco del centrodestra Stefano Parisi prende le distanze dalle esternazioni del leader del Carroccio, che  ha definito "venduto" Sergio Mattarella.

Il candidato sindaco ha nel frattempo ottenuto che compaia il proprio nome sul simbolo giallo della lista civica "Io corro per Milano": il veto di Forza Italia, che temeva un effetto-Venezia, con drenaggio di voti dalla propria lista a quella che portava il nome del candidato Luigi Brugnaro, è caduto a seguito dell'accordo con il leader di Italia Unica Corrado Passera. Che porta in dote anche una ulteriore piccola modifica al simbolo in modo da ospitare in qualche modo anche un riferimento al progetto politico di "Milano Unica". Nonchè il consigliere comunale Manfredi Palmeri, secondo nella lista-Passera dopo Gabriele Albertini. Con loro anche l'ex assessore comunale alla Cultura Stefano Zecchi, il docente della Bocconi Ugo Arrigo, l’ex generale dei carabinieri Alberto Bellotti, Giovanna Spadoni di Assolombarda, l’ex responsabile delle pagine culturali del Corriere della Sera Dario Fertilio, il vicedirettore di Panorama Maurizio Tortorella, l’imprenditore Fabrizio Battanta, il responsabile del sindacato dei tassisti Satam Raffaele Grassi e la sindacalista Cisl Rosanna Favulli.

Nella lista Milano popolare, ha fatto sapere Maurizio Lupi, ci saranno invece il professor Adriano De Maio, già rettore del Politecnico, e l’avvocato Daria Pesce.

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