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Milano
Pd, ad ottobre i congressi: autunno caldissimo per i dem
Giorgio Gori, Alessandro Alfieri e Fabio Pizzul

di Fabio Massa

Sarà un autunno caldo, quello di Milano. Anzi, caldissimo. A Roma non guardano affatto a quelle che sono le priorità della zona più ricca, più avanzata, più liberal del Paese. Niente. E così, sotto la Madonnina, come ha correttamente scritto Alessandro Franzi,  la culla del renzismo genera sindaci renziani che vanno oltre Renzi, che per parte sua continua a guardare alle beghe del partito senza considerare che un'ulteriore sconfitta in Lombardia, e il combinato disposto del referendum per l'autonomia in Lombardia e Veneto sono fatti politici rilevanti. Fatti politici rilevanti su cui spendere parole e riflessioni. Invece, come si diceva, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it Milano, ancora una volta, a Roma&Firenze non si guarda ad altro che all'ombelico del partito. E quindi, operazione mirabile, si iniziano a ipotizzare i congressi locali (leggasi: quelli provinciali) per l'autunno, e per la precisione in ottobre. Le segreterie regionali (Alessandro Alfieri per la Lombardia) arriveranno invece correttamente a scadenza, a dicembre. Ovviamente questo va a inserirsi in un contesto delicatissimo per la Lombardia. Il 22 ottobre si terrà il Referendum per l'Autonomia, e il Pd è impegnato in una sterzata difficile: dal no in aula è passato al "sì" per sminare una situazione potenzialmente molto vantaggiosa per la Lega Nord (chi in Lombardia non vorrebbe l'autonomia della Lombardia?) Inoltre è ancora aperta la questione delle primarie per la scelta del candidato sfidante di Roberto Maroni. In campo c'è Gori, ma Pizzul continua a far sentire la sua voce. E pure Articolo 1 Mdp - pare - vuole andare avanti a chiedere le primarie. Per ora i pisapiani di Insieme non sono pervenuti, anche perché Giuliano ha già espresso il proprio gradimento su Gori. Ma la situazione potrebbe cambiare a breve. Quindi, ad ottobre ci sarà il referendum, la campagna per le primarie o già l'inizio della campagna elettorale della sinistra. E i congressi locali, che come è tradizione metteranno sottosopra i circoli e il partito, arrivando alle rese dei conti finali nelle cellule dove il tessuto connettivo è più deteriorato o dove ci sono situazioni di tensione. Ad esempio, ma è solo un caso di piccola entità, si starebbe registrando una fronda pesante nel municipio di zona 6, retto da Santo Minniti, tra alcuni giovani del partito e il vertice tanto caro a Lele Fiano.

In tutto questo, secondo rumors, pare che alcune segreterie provinciali stiano chiedendo le deroghe. Non quella di Milano, però. Pare proprio che Pietro Bussolati - che si vuole ricandidare alla carica di segretario - sia ben intenzionato a fare le cose nei tempi previsti dal partito romano. Del resto, sotto la Madonnina ad oggi non è prevista grande battaglia. Ma si sa, quando c'è una competizione spuntano anche gli sfidanti e le complicazioni nel percorso.

fabio.massa@affaritaliani.it

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