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Milano
Pd,Forte e Ismail accusano:"Rapporti con Fratelli Musulmani e Islam ortodosso"
Maryan Ismail

"RAPPORTI PROFONDI TRA IL PD MILANESE E L'ISLAM POLITICO"

Con l'Islam politico il pd milanese ha un rapporto "non occasionale", non si sa quanto "consapevole" o "ingenuo" e costruito sulla base dell'identità gramsciana "di una riedizione in salsa islamista delle casematte del potere". Lo ha affermato Matteo Forte, il consigliere di Milano popolare in comune di Milano, che ha snocciolato una serie di circostanze, tra cui la presenza in un'associazione fondata dal segretario metropolitano del pd milanese Pietro Bussolati di giovani esponenti dell'associazionismo musulmano riconducibili all'Ucoii e quindi "esponenti di un Islam ortodosso".

FORTE E ISMAIL ACCUSANO: "LEGAMI CON ISLAM ORTODOSSO"

"Il Pd - è l'accusa - si porta in pancia l'islamismo politico. E cioè aumenta la soglia d'allarme" perché è nato "un brodo di cultura, un network, un clima pericoloso". Una "trama di rapporti", quella attribuita al pd milanese, in cui l'esponente centrista ha citato - con tanto di slide - anche Samer al Barq, il cugino di Sumaya Abdel Quader, responsabile culturale del Caim, eletta in Consiglio comunale con il Pd. In un post su Facebook del 2012, la consigliera del pd aveva perorato la causa del parente, detenuto allora nelle carceri israeliane "senza un capo d'accusa" e "senza un processo" e in passato accusato dall'intelligence Usa di essere stato un attivista di Al-Quaeda.

CHIESTE SPIEGAZIONI AL PD

Secondo l'esponente della formazione centrista, che ha convocato la conferenza stampa assieme a Maryan Ismail, storica portavoce della comunità somala di Milano e candidata, non eletta, nelle liste del Pd alle comunali, da cui poi è uscita, "non c'è alcuna voglia di criminalizzare o colpevolizzare Sumaya" ma di chiedere al Pd "perché si presta a questo tipo di rapporto" con l'Islam politico. "Non chiedo a Sumaya dimissioni né di rispondere per eventuali colpe di parenti - ha aggiunto il consigliere Forte - Chiedo a Bussolati di dare spiegazioni" perché "il rapporto con l'islamismo politico non coincide con il terrorismo, ma sta al terrorismo come i cattivi maestri degli anni Settanta stavano ai brigatisti".

ISMAIL: "SI DA' VOCE SOLO ALLA SCUOLA WAHABITA"

"Chiediamo - ha aggiunto Maryan Ismail, il perché della propensione del pd a dare spazio e voce solo all'area religiosa e politica dell'Ucoii, che si rifà alla scuola giuridica wahabita. E' la parte più ortodossa, dove non vi è distinzione tra la Sharia e lo Stato. Chiedo - ha concluso l'esponente somala - al ministro Minniti di aprire un tavolo di confronto con le comunità islamiche perché è urgente e indispensabile, uscire dalla gabbia di islamizzazione a cui noi stessi islamici siamo costretti" dalla supremazia wahabita.

LA RISPOSTA DI BUSSOLATI: "GRAVE ASSOCIARE PD AI FRATELLI MUSULMANI, BRUTTA PAGINA POLITICA"

"Associare il logo del Pd a quello dei Fratelli Musulmani e' molto grave e segnalo che le illazioni pronunciate da Forte e Ismail produrranno delle azioni di tutela nelle sedi giudiziarie". Cosi' il segretario del PD metropolitano, Pietro Bussolati, ha commentato le affermazioni del consigliere comunale di Milano popolare, Matteo Forte, e della ex dirigente del Pd milanese e storica portavoce della comunita' somala di Milano, Maryam Ismail, che nel corso di una conferenza stampa hanno accusato il partito di dialogare solo con l'Islam ortodosso. "Siamo amareggiati, perche' quella di oggi e' una pagina di brutta politica che non e' degna del confronto democratico. Rivolgere accuse cosi' gravi, accostare simboli e utilizzare determinati metodi e' una pratica che appartiene a movimenti molto lontani dalla cultura democratica della nostra citta' - ha continuato in una nota -. Le finalita' dell'associazione 'Segnali' ambivano a promuovere il confronto, cosi' come hanno sempre fatto tutte le articolazioni culturali, sociali, politiche e religiose di Milano da quando esistono le liberta' costituzionali". "Contrastare ogni forma di radicalismo religioso che mina la convivenza e il rispetto, cosi' come le degenerazioni violente, e' un'attivita' fondamentale che va preservata dallo scontro politico - ha concluso -, perche' deve appartenere a tutte le forze democratiche".

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