Pinocchio/ C'era una volta un paese ipocrita. Ipocrita. Il fatto è questo...
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ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), IN ONDA ALLE 19.15 DURANTE IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO "PANE AL PANE" E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6.45
C'era una volta un paese ipocrita. Ipocrita. Il fatto è questo, brevemente. Nel tempio della borghesia meneghina, laddove mandano a scuola i figli tutti i ricchi, ma non solo, dell'alta società milanese, succede che - secondo le testimonianze - un ragazzino abbia insultato una ragazzina, buttandola poi a terra. Un episodio spiacevole, dal quale la malcapitata avrebbe ricavato una costola incrinata. Un episodio grave, però. Gravissimo. Un episodio come questo va ascritto senza se e senza ma ai fenomeni di bullismo che imperversano nelle scuole, ma anche su internet, sui social network. Non bisogna chiamarli con nomi diversi, così come ha fatto il pro-rettore in una lettera ai genitori. E i genitori, soprattutto quelli coinvolti, soprattutto quelli che hanno un ruolo in una delle istituzioni di Milano, per prestigio e capacità educativa, non dovrebbero usare i fatti, seppur gravi, di bambini che non hanno ancora la maturità che dovrebbero avere gli adulti, per farsi la guerra, per speculare, per indulgere in pruderie mai soddisfatte. E per regolare i conti della vita professionale. Tutti quanti si mettano la mano sulla coscienza, e chiedano scusa. A chi ha preso le botte, per ovvie ragioni. E anche a chi le ha date, per non essere riusciti a trasmettere i giusti valori. Perché noi genitori dobbiamo capire che i meriti sono tutti dei nostri ragazzi, ma la colpe, quelle dobbiamo prendercele tutte, sempre.