Pinocchio/ C’era una volta un Paese nel quale toccava ripetersi

ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), IN ONDA ALLE 19.15 DURANTE IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO "PANE AL PANE" E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6.45

C’era una volta un Paese nel quale toccava ripetersi. L’ho già detto almeno in un’altra occasione, ovvero quella del referendum appena passato nel quale, come era ampiamente previsto, non si è raggiunto il quorum necessario. Lo ridico adesso che la polemica è scoppiata in tutta la sua virulenza. Che cosa è successo? Semplicemente l’ANPI, che è l’associazione nazionale partigiani italiani, ha dichiarato di votare contro la riforma costituzionale al referendum di ottobre. E il ministro Boschi ha dichiarato che invece i veri partigiani voteranno sì a quella riforma. Ora, io credo che - come la volta scorsa - ci troviamo in un grande equivoco. Continuo a non capire perché mai l’ANPI si stia schierando in una partita che è tutta completamente politica. Non riesco a capire perché mai una associazione che si occupa di preservare i valori dell’antifascismo vada a intervenire su una vicenda come questa. Esattamente come è intervenuta per dire la sua sulle trivelle. Roba da matti. A Milano si dice che ognuno deve fare il suo mestiere. Ecco, il governo faccia il suo, senza dire cavolate come ha fatto la Boschi. Il popolo faccia il suo andando a votare, se ne ha voglia, quel che ha voglia. E L’ANPI faccia il suo: preservi i valori dell’antifascismo senza avere la continua tentazione di fare politica da un piedistallo che - tra l’altro - in molti casi non è neppure conquistato sul campo, giacché oggi molti dei dirigenti sono nati almeno 20 anni dopo la fine della guerra.