Pinocchio/ Gli stupri e una giustizia della quale non ci si può fidare
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ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), IN ONDA ALLE 19.15 DURANTE IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO "PANE AL PANE" E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6.45
C'era una volta, come dico spesso, la giustizia. Ora, cerchiamo di capirci. Sarà vero - come dice Calderoli - che a un profugo è stato dato il permesso di rimanere in Italia per motivi umanitari perché la sua famiglia è stata colpita dal malocchio? Forse sì, forse no. Noi non lo mettiamo in dubbio, visto che lo dice un senatore. Ma di certo ci preoccupa. Poi leggiamo il giornale e che cosa scopriamo? Scopriamo che l'uomo che ha violentato una bambina di sei anni, e del quale è stata diffusa la foto dalla Polizia perché ricercato, era già stato dentro per "tentata prostituzione minorile e corruzione di minorenni". Capito? Prostituzione minorile. Un altro bastardo, poco fa, di nome Edgar Bianchi, è stato arrestato dopo aver violentato una bimba di 12 anni su un pianerottolo dopo aver aggredito per 20 volte bimbe a Genova, tra il 2004 e il 2006. Perché questi due stavano in giro? Perché ci dovremmo fidare di una giustizia che obbliga i genitori a preoccuparsi del rientro a casa dei figli? Perché tutti si scandalizzano per i politici e nessuno si scandalizza per questi disturbati mentali che attentano alla sicurezza dei più innocenti? Ecco. La verità è che non serve una riforma della politica. La verità è che serve una riforma della giustizia. Profonda.