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Prima Scala: La Russa, grido 'No al fascismo'? Non l'ho sentito
La Prima della Scala

Prima Scala: La Russa, grido 'No al fascismo'? Non l'ho sentito

Il grido isolato 'No al fascismo' che si è udito al Teatro alla Scala, dopo l'inno di Mameli, poco prima dell'inizio del 'Don Carlo' di Giuseppe Verdi, "non l'ho sentito". Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel corso del secondo intervallo dell'opera che inaugura la stagione del Piermarini per la nona volta.

Salvini: grida no fascismo? Qui non si urla. Fratoianni: nessuno si offenda

Il Don Carlo di Verdi e' un'Opera bellissima ma se uno viene a sbraitare alla Scala o a fischiare agli Ambrogini ha un problema". Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini a proposito delle voci, solo due, di protesta che si sono levate prima dell'inizio del Don Carlo. Qualcuno ha urlato "viva l'Italia antifascista" e "no al fascismo". "E' nel posto sbagliato - ha concluso Salvini- alla Scala si ascolta e non si urla". - "In un tempio della cultura cosi' prestigioso come La Scala, mi auguro davvero che nessuno si sia sentito offeso in quel teatro dal grido viva l'Italia antifascista". Lo dice Nicola Fratoianni a Metropolis, il web talk del gruppo Gedi, commentando il grido udito al teatro La Scala, al termine dell'Inno di Mameli. "Quel grido e' l'omaggio alla nostra religione civile, alla Costituzione Repubblicana. E quel grido non e' assolutamente fuori posto alla Scala", aggiunge Fratoianni. 

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