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Milano
Primarie, Sala: "Servono le palle? Le ho. E sono senz'altro di sinistra"
Giuseppe sala

A Maria Latella che gli domanda se si sente pronto al salto in politica, e gli fa ascoltare un frammento di Giuliano Pisapia che sintetizza la dote principale per il sindaco di Milano con un "ci vogliono le palle", Giuseppe Sala, a L'Intervista su SkyTg24, risponde con una battuta: "Fosse quello, parto bene... Si puo' immaginare - spiega facendo ovviamente riferimento al suo ruolo di Commissario unico di Expo 2015 - a cosa ho saputo resistere in termini di pressioni, di mondo scettico intorno in questi anni". La candidatura alle primarie per il centrosinistra a sindaco di Milano "e' un cambio anche per me - riconosce - ma chi fa il commissario di governo svolge un ruolo gia' abbastanza politico quindi si tratta di un abito che un po' avevo gia'".

Non ho un 'piano B'", confessa, quindi se Giuseppe Sala dovesse uscire sconfitto dalle primarie del centrosinistra per il sindaco di Milano "mi prenderei un po' di tempo. Supporterei la coalizione di sinistra, sicuramente, e poi farei una riflessione sul futuro se mi bocciassero appena mi affaccio in politica". Ospite de L'Intervista su SkyTg24, Sala rivendica il suo dna politico e spiega che "senz'altro sono di sinistra: appartengo a una generazione per cui a 18 si stava di qua o di la' e io stavo con la sinistra, certo - precisa - progressista, non c'e' dubbio". "Anche in passato - osserva ancora - la sinistra mi e' venuta a cercare, anche se non e'che io sia un 'ascensore'".

Sala ha parlato anche di unioni gay, affermando: "Voterei le unioni gay con il M5S? Senz'altro sì". Si è detto quindi contrario all'alalrgamento dell'area C e ha manifestato l'intenzione di scegliere un vicesindaco donna.

MAJORINO, BALZANI E I SALOTTI - Spazio quindi al confronto con uno dei suoi due avversari alle primarie, l'assessore Pierfrancesco Majorino, che su facebook aveva dichiarato di non stare "nè con Sala nè coi salotti". "Ecco, io invece non sono superapprezzato da questo mondo. Io punto alla gente di sinistra". E, per fare un esempio concreto, "l'ultima volta che ho viaggiato in seconda classe su un treno e' stato per andare a Roma 10 giorni fa, anche perche' non c'era piu' posto in prima quando ho fatto il biglietto. Ma senza problemi: uso la metro, anche durante l'impegno in Expo niente auto blu ma la mia piccola, bianca, e vado anche la bici. La cosa piu' di sinistra che ho fatto? Creare - sottolinea - tanto, tanto lavoro". "L'esame del sangue - ribadisce - non me lo faccio fare piu' e poi ci sono i programmi. Decidera' la gente". A chi gli domanda se sia 'il candidato di Renzi', Sala risponde "no, Renzi mi stima ed e' una stima ricambiata", invitando a "chiedere a Letta, che mi ha nominato, a Prodi e a Bersani cosa pensano di me... Credo che pensino tutti bene di me". Sullo slogan di Majorino si è sentita naturalmente chiamata in causa anche l'altra candidata, il vicesindaco Francesca Balzani. Che, come riporta il Corriere, ha affermato: "Non mi piacciono questi giochetti di parole tipici della destra e di un certo qualunquismo demagogico. Dopo le primarie dovremo sostenerci tutti lealmente. È un impegno importante che ciascuno di noi assume prima di tutto con gli elettori. Un confronto aperto e costruttivo è una condizione essenziale di quella lealtà che ci deve unire dopo. Lasciamo ad altri le brutte usanze della politica fatta con le battute e i giochi di parole o con le esibizioni da reality televisivo e confrontiamoci sulle idee e le proposte".

 

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