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Rap contest con Nitro, arrivano i carabinieri: 'Violate norme anti Covid"
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Rap contest con Nitro, arrivano i carabinieri: 'Violate norme anti Covid"

Il rapper vicentino Nitro e una ventina di altre persone tra i protagonisti di una sfida tra artisti trasmessa in streaming ieri sera dall'interno di negozio di informatica di Desio, provincia di Monza. Un 'mic tyson' che si è chiuso tuttavia con l'arrivo dei carabinieri attorno alle 23, allertati da alcuni residenti per il volume troppo alto della musica. E sono scattate così anche sanzioni amministrative per violazione delle norme anti covid. Alcuni dei presenti provenivano infatti da fuori regione. Ma gli organizzatori si difendono spiegando che non si e' trattato "in alcun modo di un party o di un assembramento illegale ne' clandestino di alcun tipo" bensi' di un contest che ha coinvolto "il numero di addetti e tecnici necessario per la realizzazione di tale evento", tutti "preventivamente sottoposti a tamponi, con esito negativo".

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO NOTA INVIATA ALLA REDAZIONE DI AFFARITALIANI.IT DA PARTE DEI LEGALI DI NITRO

Spett.le Redazione,

Ogg.: Freestyle Battle sabato 5 dicembre / Me Next S.r.l. ed artista Nitro

Con riferimento alla notizia da Voi riportata in data di ieri 8 dicembre, circa il presunto svolgimento di “party rap” o altro supposto assembramento clandestino verificatosi la sera di sabato 5 dicembre u.s presso un negozio di elettronica di Desio, in qualità di legale della società Me Next S.r.l. sono a chiederVi l’urgente rettifica della stessa, posto che ritengo che i toni e le modalità di realizzazione del servizio ledano l’immagine della mia cliente e dell’artista Nitro, da questa rappresentato, in quanto del tutto difformi dalla realtà dei presupposti e di quanto verificatosi. In primo luogo, come già ricordato nel comunicato stampa ieri subito rilasciato, i fatti in commento non hanno riguardato in alcun modo un party o un assembramento illegale né clandestino di alcun tipo, bensì lo svolgimento di attività lavorative della mia cliente: Me Next ha semplicemente adempiuto le obbligazioni previste da contratti intervenuti con la casa di produzione organizzatrice dell’evento stesso, a sua volta incaricata del suo svolgimento da parte di un rinomato marchio di abbigliamento sportivo.

Me Next ha meramente garantito ed organizzato lo svolgimento delle attività da parte degli artisti in ottemperanza al contratto ed alle indicazioni della casa di produzione dell’evento senza aver in alcun modo organizzato la logistica o l’attuazione di questo: tali artisti, in particolare, avrebbero dovuto svolgere una “battle” di freestyle, ossia una competizione di abilità tra rapper nell’improvvisare rime a cappella o su una base musicale, alla presenza del noto artista “Nitro” (Nicola Albera): detta situazione deve intendersi del tutto lecita ai sensi del dpcm in vigore posta - ripetesi - la qualità esclusiva di attività lavorativa, dunque anche consentita oltre i limiti orari previsti dalla normativa in vigore.         

E’ altresì del tutto falso sostenere che l’evento fosse a pagamento, posto che è stato trasmesso in modo del tutto gratuito dalla casa di produzione organizzatrice sul proprio canale Twitch.Per adempiere alle proprie obbligazioni contrattuali Me Next, sin dal primo pomeriggio di sabato 5 dicembre, ha organizzato la presenza sul luogo di 9 persone di cui 6 artisti, 1 fotografo e 2 accompagnatori, necessari a garantire che le norme di sicurezza venissero rispettate sia nel corso dell’evento sia durante gli spostamenti: il resto delle persone presenti, risultava essere personale esterno a Me Next, nello specifico tecnici necessari per l’attuazione dell’evento e la sua trasmissione, sotto la separata e diretta responsabilità della casa di produzione.         

Altresì falso sostenere che vi sia stata la presenza di esterni o la predisposizione di bevande e cibo come se si trattasse di una festa, necessarie invece quale catering per tutti i lavoratori presenti in loco: peraltro si precisa che era del tutto assente qualsiasi bevanda alcolica, essendo appunto in corso un’attività lavorativa e non un festeggiamento di alcun tipo.Si ribadisce infine come, le forze dell’ordine intervenute, non hanno effettuato alcuna sanzione anti-Covid, né rilasciato alcun verbale e come alla data odierna non vi sia evidenza di alcun procedimento amministrativo nei confronti dei partecipanti.

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