Rapimento Silvia Romano, arrestato un guardaparco in Kenya
La polizia indaga su un alto funzionario del Kenya Wildlife Service. La giovane sarebbe viva e nascosta nella foresta di Boni.
Rapimento Silvia Romano: un arresto in Kenya
Silvia Romano è ancora viva. Gli investigatori keniani che indagano sul suo rapimento ne sono convinti e stringono il cerchio intorno a quelli che considerano essere i suoi sequestratori. Yusuf Adanm, sergente del Kenya Wildlife Service, il servizio parchi del Paese africano, è indagato. L'uomo è stato arrestato e rinchiuso in carcere con l'accusa di avere legami con i rapitori, che si ritiene siano ancora nascosti nella vasta foresta di Boni.
Con il sergente Anan è stato arrestato anche il fratello. Altre 22 persone circa, tra cui la moglie di un presunto rapitore, sono in custodia della polizia, mentre le ricerche continuano per trovare la giovane italiana alla quale i rapitori avrebbero rasato la testa e indossato un hijab per nascondere la sua identità.
La task force formata da unità della polizia e dell'esercito ha isolato la foresta di Boni e le aree confinanti con le contee di Lamu, Garisa e Tana. Gli investigatori, sulla base di avvistamenti compiuti da alcuni pastori, sono certi che la giovane sia ancora viva. E ritengono che gli autori del sequestro avvenuto a Chakama, nella contea di Kilifi, potrebbero ancora essere nascosti nella foresta o potrebbero aver trovato rifugio in una qualsiasi 'manyatta' -le comunità formate da gruppi di capanne- nella vasta regine di Garsen, nella contea del fiume Tana.
"I rapitori sono nella contea del fiume Tana, hanno difficoltà a reperire mezzi di trasporto. Due loro motociclette, che sono state recuperate dalla polizia, si sono rotte nella foresta", dice un'anonima fonte investigativa al quotidiano 'The Nation'. E' escluso che rapitori ed ostaggio siano arrivati in Somalia. "Sospettiamo che siano nascosti da qualche parte nella foresta, aspettano che il caldo diminuisca per poter proseguire il loro viaggio", aggiunge la fonte.
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