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Milano
Referendum, Sala: "Milano è un brand, la Lombardia no"
Matteo Renzi e Beppe Sala

"Milano oggi e' un brand nel mondo, 'Lombardy' non lo sara' mai con buona pace di Maroni. In futuro diventera' sempre piu' importante per il nostro pianeta quello che fanno le citta' piu' che le regioni. La riforma del titolo V ha dato alle regioni un ruolo illogico: non ha senso che ogni regione dia un indirizzo in tema di politiche energetiche; non ha senso che spendiamo il 98 per cento di budget di comunicazione per promuovere le regioni". Facendo riferimento alla ricentralizzazione di alcune competenze tra Stato e Regioni prevista dalla riforma costituzionale, lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, in occasione di quello che - ha detto - sara' il suo ultimo intervento a sostegno del si' al referendum. Da martedi', infatti, e' in programma un viaggio a Citta' del Messico dove ci sara' la riunione del C40, le citta' piu' influenti del mondo: "Milano ha scalzato citta' come Madrid e Atene - ha continuato - Io andro' in Messico per portare tutto lo straordinario della nostra citta'. E' un momento in cui i giovani vogliono venire a lavorare e vivere a Milano e turisti vogliono visitate. Ma la citta' brilla per l'impegno enorme che ci mettiamo ogni giorno. I nostri ospedali competono tra loro ma portano avanti l'idea della medicina a Milano. Sentiamo che c'e' voglia di Milano e andiamo avanti ma sara' piu' difficile se il si' non vince."

"REFERENDUM, C'E' CHI E' STATO SLEALE" - "Se vince il no si sta consegnando al presidente Mattarella un problema, con un Paese che per andare a votare avrebbe bisogno di una legge elettorale da farsi in tre mesi, quando sulla precedente non si è trovato un accordo. Bisogna dire che per questa riforma erano tutti d'accordo, poi si sono sfilati. Questa è slealtà, chiamiamola per nome. È lotta politica sulle spalle della gente." Così Giuseppe Sala, sindaco di Milano nel corso di un evento del Pd e dei comitati per il sì al referendum, organizzato al teatro Dal Verme di Milano. "Milano ha dato tantissimo a questo governo - ha continuato - con le politiche sui migranti, ad esempio, che stiamo portando avanti a testa alta. Qui stiamo dimostrando un'idea di centro sinistra unito e forte". Infine ha concluso: "Bene che Renzi stia facendo patto per Genova e per Venezia, ma lo abbiamo inventato noi. Perché Milano in questo momento non ha una forza muscolare ma ha una forza e una leadership di pensiero".

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