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Milano
Regionali, l'autoinvestitura di Gori ha il via libera di Alfieri e Sala
Giorgio Gori

"Direi che e' positivo, il giorno dopo la sconfitta, noi ripartiamo dalla consapevolezza che ogni partita e' una storia a se'". Cosi' il segretario lombardo del Pd, Alessandro Alfieri, ha commentato l'intervista a 'Repubblica' con cui Giorgio Gori si dice "ancora piu' convinto" di tentare la sfida delle regionali lombarde dopo l'esito dei ballottaggi. "E' positivo che ci siano figure nel centrosinistra che vogliono cimentarsi in questa sfida se poi lo fa una persona che sta facendo molto bene il sindaco di Bergamo e' doppia buona notizia", ha sostenuto Alfieri, presentando un convegno sulla sanita' che il Pd organizza a Palazzo Lombardia. "Il nostro motto e' un passo alla volta - ha proseguito - abbiamo sempre detto che a luglio avremmo avutoronta la squadra, lo abbiamo promesso e cosi' sara' ma partendo dai contenuti".

"In queste elezioni comunali e' stata premiata la volonta' di cambiamento - ha concluso - questo ci fa ben sperare perche' Maroni calca i palcoscenici politici dalla fine degli anni Ottanta, e' l'unico sopravvissuto della prima Repubblica". Il convegno organizzato dal Pd si terra' nel pomeriggio di venerdi' a palazzo Lombardia e vertera' sui temi della sanita' lombarda e in particolare della riforma socio-sanitaria voluta dalla giunta di Roberto Maroni.

Anche il sindaco di Milano Beppe Sala si e' espresso a favore della candidatura di Giorgio Gori. "Per la Lombardia penso possa essere una candidatura unitaria. Se Gori si fa avanti suppongo che ne abbia discusso con Martina, l'altro possibile candidato. A questo punto mi viene da dire che Gori e' il candidato piu' forte per vincere contro un candidato come Maroni. Aspettiamo l'ufficializzazione pero' il apprezzo il fatto che Giorgio abbia preso questa decisione in un momento come questo prendendosi una buona dose di rischio".

LE PAROLE DI GORI:"BALLOTTAGGI MI FANNO VENIRE ANCORA PIU' VOGLIA" - Spetta alla coalizione trovare il candidato più giusto ma il risultato dei ballottaggi mi fa venire più che mai la voglia di dare una mano per cambiare la Lombardia", ha dichiarato Gori. Che ha aggiunto: "Se il Pd ha mai pensato di poter fare da solo, oggi abbiamo la certificazione che questo non basta. Deve essere centrale, ma anche umile e in grado di dialogare con gli altri". E su Maroni: "Per me, ci sono tutte le condizioni per batterlo".

SALVINI: "SI OCCUPASSE DELLA CITTA' DI BERGAMO..." - "Ben venga Gori. Se ha delle idee per migliorare i servizi ai cittadini e ai lombardi e' il benvenuto" ma "mi piacerebbe che i sindaci renziani si occupassero delle loro citta' e non delle loro carriere politiche". Cosi' Matteo Salvini sulla candidatura di Giorgio Gori alle regionali lombarde. "Stando alle statistiche il Veneto e la Lombardia sono le Regioni meglio amministrate e meno costose d'Italia con i servizi pubblici efficienti", continua il segretario leghista, "si puo' sempre fare meglio. Ma penso che il Pd abbia altro tipo di problemi a cui pensare a livello nazionale visto che i dati sull'immigrazione e la disoccupazione sono pessimi".

M5S: "BERGAMO GLI STA STRETTA? NON HA RISPETTO" - "Sorprende la vivacita' di Giorgio Gori nell'intestarsi la candidatura del Pd a presidente della Lombardia per le prossime regionali. Evidentemente per un profilo cosi' nazionale, il ruolo di sindaco di Bergamo e' troppo stretto. Gli rammentiamo che gli impegni presi si rispettano e che dovra' spiegare ai bergamaschi che hanno creduto in lui il suo eventuale passo indietro". Cosi' il consigliere lombardo del Movimento 5 stelle, Dario Violi, ha commentato l'intervista a 'Repubblica' in cui il sindaco di Bergamo - il cui mandato scade nel giugno 2019 - ha confermato la sua disponibilita' a sfidare Roberto Maroni. "L'amministrazione delle istituzioni locali merita stabilita' e non un sindaco che dalle ispirazioni cittadine passi a quelle regionali per finire inevitabilmente a quelle nazionali - ha concluso Violi -. Ovviamente nel Pd tutto questo e' lecito, mentre nel M5s i portavoce mantengono gli impegni elettorali presi con i cittadini".

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